Juventus, perquisizioni della guardia di finanza in sede: indagati Agnelli e Nedved

di Edoardo Cozza

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L'ipotesi di reato è di falso in bilancio: al vaglio diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti. Sotto inchiesta anche l'ex ds Paratici

Juventus, perquisizioni della guardia di finanza in sede: indagati Agnelli e Nedved

Perquisizioni della guardia di finanza sono negli uffici della Juventus a Torino e Milano. Sei gli indagati: tra loro il presidente bianconero Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l'ex responsabile dell'area sportiva Fabio Paratici (oggi al Tottenham). Oltre a loro sarebbero sotto inchiesta altri tre dirigenti finanziari, due dei quali non sono più parte dell'organigramma dirigenziale della Juventus. 

L'indagine è affidata ad un pool di magistrati del Gruppo dell'Economia, composto dai sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio. Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti i bilanci societari approvati dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci.

 "Allo stato, le attività sono volte all'accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva", spiega la procura di Torino in una nota. "Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni - si legge ancora -. È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti".

Le perquisizioni sono state effettuate a Borsa chiusa, a tutela del mercato finanziario, dal momento che la Juventus è una società quotata. Delle attività in corso è stata data comunicazione alla Consob e alla Procura Federale istituita presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc).