Iren, l'utile corre: crescita del 57,6%. Fino al 2030 quasi 13 miliardi di investimenti
di Edoardo Cozza
Decarbonizzazione, elettrificazione dei consumi, economia circolare ed efficienza energetica sono i tre pilastri portanti del nuovo piano industriale
Iren chiude i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di gruppo pari a 242 milioni di euro, in crescita del 57,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I ricavi si attestano a 3,1 miliardi, in aumento del 18,1% rispetto ai nove mesi del 2020. Il margine operativo lordo è pari a 733 milioni di euro (+12,3%). Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo ammontano a 466 milioni di euro, in crescita (+12,5%) rispetto ai 414 milioni di euro del 2020, in linea con quanto previsto e nel rispetto dei target annuali attesi. A ciò si aggiungono 58 milioni di euro di cash out per le acquisizioni, che includono principalmente gli effetti dell'acquisizione del 20% di Futura (25 milioni di euro) e Sidiren (30 milioni di euro). L'elevata generazione di cassa del periodo e la variazione positiva del fair value degli strumenti derivati ha consentito di fronteggiare l'incremento degli investimenti e le operazioni di M&A e di ridurre l'indebitamento di 91milioni. Positive le performance Esg con la raccolta differenziata in crescita, che si attesta a oltre il 69,4%, e l'intensità carbonica in calo pari a 328gCo2/Kwh. Solida base clienti nei settori energetici (quasi 2 milioni di clienti), in aumento di oltre 112.000 unità rispetto al 31 dicembre dell'anno scorso
Decarbonizzazione, elettrificazione dei consumi, economia circolare ed efficienza energetica sono i tre pilastri portanti del nuovo piano industriale approvato da Iren. La società prevede al 2030 un Ebitda pari a 1,8 miliardi di euro, un utile netto di 500 milioni di euro (+270 milioni rispetto al 2020) e l'ingresso di 7.000 nuovi lavoratori. Il nuovo piano industriale è per la prima volta esteso a 10 anni, in coerenza con i principali trend di settore ovvero la decarbonizzazione e sviluppo delle rinnovabili, economia circolare, efficienza energetica e salvaguardia delle risorse naturali.
Il nuovo piano industriale di Iren prevede 12,7 miliardi di investimenti al 2030. La strategia industriale è fortemente integrata con la strategia di sostenibilità: circa l'80% degli investimenti sarà sostenibile e circa il 61% sarà destinato allo sviluppo per favorire la crescita dimensionale del Gruppo, di cui 1,6 miliardi per l'innovazione e 600 milioni per la digitalizzazione. Nel dettaglio dei singoli business, sono previsti 2,5 miliardi di euro di investimenti nell'Energia per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, solare ed eolico, lo sviluppo dello storage e interventi di flessibilizzazione degli impianti. L'economia circolare si conferma la bussola del settore Ambiente (2,5 miliardi di euro di investimenti previsti) con un importante sviluppo delle filiere, tra cui la capacità di trattamento e riciclo. Prevista una crescita importante dei progetti di Smart Solution ai quali sono destinati 1,6 miliardi di euro di investimenti legati all'efficientamento energetico degli edifici, all'e-mobility e alla gestione di progetti complessi come la ristrutturazione di edifici pubblici, il dissesto idrogeologico e specifici interventi urbanistici
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