Iren, in crescita l'utile netto e i dividendi. Bufo: "Azienda sempre più solida"
di Simone Galdi
In calo i ricavi: pesa la riqualificazione energetica degli edifici

Iren ha chiuso il 2024 con risultati economico-finanziari in aumento, indicatori di sostenibilità in miglioramento e una proposta di dividendo in crescita. Si conferma una solida performance economica con ebitda in crescita del +6,5%, pari a oltre 1,27 miliardi di euro, e un utile netto in incremento del +5%, pari a 268 milioni di euro.
Il peso dell'efficientamento energetico - Anche il dividendo proposto è in crescita dell'8% rispetto all'anno precedente e pari a 12,83 euro per azione con un pay-out del 61%, in linea con le previsioni di Piano Industriale. I I ricavi consolidati al 31 dicembre 2024 si attestano a 6 miliardi di euro in diminuzione del 6,9% rispetto all'esercizio 2023. I principali fattori di contrazione del fatturato - spiega Iren - sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 300 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities e per circa 338 milioni dalla riduzione delle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici, a causa del progressivo completamento dei lavori correlati al Superbonus 110%.
Gli investimenti fatti - Nel corso del 2024 è stato realizzato il previsto e molto importante piano di sviluppo, con investimenti complessivi pari a 942 milioni di euro, di cui il 76% destinati a progetti di sostenibilità. Il numero complessivo dei dipendenti del gruppo a fine 2024 è pari a oltre 11.300 persone, con un incremento di oltre 300 persone nel corso dell'anno.
La presenza rafforzata - Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo, ha commentato così i risultati ottenuti dall'azienda: “Chiudiamo il 2024 approvando risultati positivi supportati sia dalla crescita organica dei diversi business sia da quella inorganica con l’integrazione di Acquaenna e Sienambiente. Il consolidamento societario non solo accelera la crescita e rafforza la presenza territoriale del Gruppo, ma abilita anche nuovi progetti di sviluppo. Questa capacità di estrarre valore dalle società acquisite ci ha portati ad anticipare già nel 2025 il consolidamento di Egea, favorendo nuovi investimenti sui territori come lo sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria. Dal punto di vista finanziario nel corso dell’anno è cresciuto il peso della finanza sostenibile attraverso l’emissione di due nuovi Green Bond per un valore complessivo di 1 miliardo di euro. Inoltre, a gennaio 2025 abbiamo emesso il primo Bond Ibrido di Iren per un valore di 500 milioni di euro a supporto dello sviluppo inorganico. I buoni risultati raggiunti, tra cui un’utile netto in crescita del 5%, ci consentono di proporre, in linea con le previsioni di Piano Industriale, un incremento del dividendo dell’8%, portandolo a 12,83c€/azione.”
L'incremento delle rinnovabili - "Un anno, il 2024, caratterizzato da importanti traguardi anche dal punto di vista della sostenibilità – ha dichiarato il Vicepresidente di Iren Moris Ferretti – Innanzitutto, abbiamo redatto per la prima volta una Relazione annuale integrata finanziaria e di sostenibilità, in linea con quanto richiesto dalla CSRD, applicando i nuovi standard di rendicontazione ESRS. Inoltre, nel corso del 2024 il percorso verso gli obiettivi di sostenibilità del Piano Industriale è proseguito in tutti i business: la raccolta differenziata ha raggiunto quasi il 70% in tutti i territori serviti, l’energia rinnovabile venduta è in incremento di oltre il 36% rispetto allo scorso anno, l’intensità carbonica è in calo di circa il 6% grazie al forte incremento di produzione idroelettrica e rinnovabile e le perdite idriche restano stabili al 31% nonostante l’integrazione delle società recentemente acquisite nelle quali le performance sono ancora in via di ottimizzazione. L’impegno al miglioramento continuo nei risultati economici, finanziari e di sostenibilità è possibile grazie al contributo di oltre 11.300 persone, in crescita di circa 300 unità, che lavorano quotidianamente a supporto della creazione di valore che condividiamo con i nostri stakeholder.”
L'incremento della qualità - Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo, ha tracciato la rotta che l'azienda seguirà nel prossimo futuro con queste parole: “Approviamo oggi un EBITDA pari a oltre 1,27 miliardi, superiore alla Guidance, e in crescita del 6,5% rispetto allo scorso anno. Questo conferma la traiettoria di sviluppo tracciata dal piano industriale e la capacità di Iren di adattarsi ai differenti contesti di mercato grazie soprattutto al proprio modello multibusiness. L’incremento di redditività, supportato dal recupero di marginalità della business unit Reti e dall’attività di vendita di commodity e servizi, ha consentito di ridurre il livello di indebitamento al 3,2x. Supportati dai risultati conseguiti, guardiamo al futuro per rendere Iren ancora più solida, attraverso una maggiore disciplina e selettività degli investimenti, che ci consentiranno di continuare a crescere prevalentemente nelle attività regolate e nell’incremento della qualità del servizio ai territori. Un futuro concreto già nel 2025 dove ci attendiamo un’EBITDA in ulteriore crescita compreso tra gli 1.340-1.360 milioni di euro. Infine, nei prossimi mesi lavoreremo con tutte le oltre 11 mila persone del gruppo e con il nuovo consiglio di amministrazione per definire un nuovo piano strategico per Iren che consolidi il ruolo della società come player di riferimento.”
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