Interporto di Trieste, confermato Paolo Privileggio come presidente e ad
di Edoardo Cozza
Approvato il bilancio 2020 con un valore di produzione di circa 8 milioni di euro
Si è tenuta l’Assemblea dei Soci di Interporto di Trieste S.p.A. che ha approvato il bilancio d’esercizio 2020 e nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio 2023, confermando Paolo Privileggio come Presidente e Amministratore Delegato. L’esercizio 2020, è stato caratterizzato dagli effetti della pandemia Covid-19 durante il quale Interporto di Trieste ha continuato ad operare, garantendo la piena operatività dei servizi interportuali e la continuità della circolazione delle merci e dei beni di prima necessità, nonostante la chiusura sia di intere filiere industriali sia dei confini di Stati e Regioni.
Nonostante il calo dei traffici internazionali e il fortissimo rialzo dei costi delle spedizioni marittime delle merci, la società, che conta 39 dipendenti di cui 10 stabilizzati nel corso dell’anno, ha movimentato: 331.617 tonnellate di merci; 6.746 containers, 4.166 unità intermodali, pari a 18.164 TEU; 328 treni intermodali e general cargo allestiti, per un totale di 4.265 vagoni.
L’esercizio 2020 si è chiuso con valore della produzione vicino agli 8 milioni di Euro ed un utile d’esercizio di poco superiore ai 40.000 euro, che confermano la solidità dell’azienda anche in un periodo instabile per tutto il settore. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia Interporto di Trieste ha continuato a lavorare sui propri obiettivi di crescita perseguendo una strategia di collaborazioni internazionali che hanno portato, nei primi mesi del 2021, l’ingresso di Duisburger Hafen AG nella compagine sociale e alla nomina di un suo rappresentante all’interno del nuovo Consiglio di Amministrazione.
“La società – sostiene il Presidente Paolo Privileggio – sta valutando ulteriori collaborazioni e sviluppi sia a livello internazionale che a livello di integrazione della piattaforma logistica regionale. A tal fine proseguono sia i lavori di efficientamento del terminal in Punto Franco “FREEeste” di Bagnoli della Rosandra, che le attività finalizzate ad una maggior integrazione della controllata Interporto di Cervignano nei traffici intermodali sia marittimi che continentali”.
“L’interporto di Trieste è un anello fondamentale di una piattaforma logistico-portuale strategica a livello europeo che ha saputo attrarre un player prestigioso come Duisport – continua il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino. “Il prossimo step sarà mettere a sistema le opportunità di sviluppo immobiliare del territorio, l’asse con Cervignano e le potenzialità di FREEeste. Specie in questo momento storico dobbiamo guardare a nuove opportunità di crescita concrete e soprattutto sostenibili per il Friuli
Venezia Giulia”.
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