Contributi sospetti ai comitati di Toti: indagini di Finanza e Bankitalia

di Redazione

Nel mirino due gruppi di finanziamenti nel 2019 a favore di Change

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La Fondazione Change che fa capo al governatore della Liguria Giovanni Toti finisce nel mirino di Bankitalia per alcuni finanziamenti che, secondo i funzionari dell'Uif (Unità di informazione finanziaria) avevano le caratteristiche per diventare Sos, ovvero "Segnalazioni di operazioni sospette". A darne notizia questa mattina è il quotidiano “la Repubblica”. Dietro a queste sigle (Sos), che in automatico mettono in moto accertamenti da parte della guardia di finanza e indagini della procura competente, - fa sapere La Repubblica – emerge un ulteriore caso politico giudiziario riguardante le finalità delle Fondazioni, accusate di essere spesso la "cassaforte" dei partiti.

In particolare nel mirino ci sarebbero due gruppi di finanziamenti nel 2019, a favore di Change. Il primo, secondo la Repubblica, si riferirebbe a un versamento interno di diecimila euro da Fondazione Change al Comitato omonimo. Quest'ultimo è una sorta di braccio operativo nato (gennaio 2016) ancor prima della Fondazione (maggio 2016). Il secondo, invece, ammonterebbe a circa duecentomila euro da parte di 4 società, una delle quale opererebbe nel campo dei rifiuti, materia, come si sa, di competenza regionale.

Il quotidiano evidenzia anche che una parte dei trasferimenti, si parla di circa 25 mila euro, sarebbe avvenuto dalla Fondazione ad un conto intestato a Toti. In precedenza il governatore aveva avuto modo di spiegare che alcuni fondi erano transitati sul conto intestato a Giovanni Toti Presidente che ha soltanto finalità politiche.

A inizio gennaio la guardia di finanza. avrebbe effettuato i controlli dei conti nel mirino di Uif. Sarebbe in atto un’indagine della magistratura.

"Non abbiamo nulla da nascondere. Ogni euro versato da chi ha voluto aiutarci è stato dedicato solo e soltanto all'attività politica che stiamo facendo per dare il nostro contributo a migliorare la nostra Regione e il Paese". Così il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti commenta su Facebook l'indagine sui finanziamenti sospetti ad alcuni comitati che da anni sostengono l'attività politica del governatore. "Posso solo ribadire che abbiamo sempre seguito alla lettera e con rigoroso scrupolo la sostanza e la forma della legge - afferma Toti -. Ogni sostegno ricevuto è stato registrato e comunicato con assoluta trasparenza, secondo le norme vigenti, agli enti di sorveglianza e pubblicato su internet. Tutti gli amici che ci hanno aiutato nel gestire le nostre campagne elettorali o che hanno contribuito ad esse lo hanno fatto senza secondi fini, non avendo ricevuto in cambio alcunché se non la soddisfazione di partecipare a una bella avventura politica". "Se poi - ha spiegato -, abolito giustamente il finanziamento pubblico ai partiti e alla politica, si vuole vietare totalmente che anche privati cittadini in piena trasparenza possano usare i propri denari lecitamente guadagnati per sostenere politici e movimenti in cui credono, allora lo si faccia esplicitamente. Non so come potrebbe andare avanti il nostro sistema democratico. E ben vengano tutti i controlli del mondo per chi, come noi, non ha nulla da nascondere".