Diga di Genova: alta tensione tra Autorità Portuale e costruttori su tempi e costi, si rischia una causa
di Redazione
Il sindaco Bucci parla di cronoprogramma rispettato, ma la data di conclusione lavori è già slittata di un anno
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I lavori della Diga di Genova, con due cassoni già affondati nel sito del ponente genovese dove partirà la nuova infrastruttura, proseguono in un clima teso fra committente pubblico e consorzio costruttore.
Al momento, le schermaglie si limitano a esprimersi in carteggio tra l'Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale e il consorzio PerGenova Breakwater (Webuild 40%, Fincantieri Infrastructure 25%, Fincosit 25% e Sidra 10%). Il sindaco Marco Bucci, ultima volta ieri in consiglio comunale, ha parlato di anticipo di quattro anni sulla fine dei lavori. Ma secondo l'Autorità portuale la sola fase A dei lavori sta già accumulando un anno di ritardo.
Autorità portuale e costruttori si confrontano da mesi, senza riuscire a trovare un punto di intesa. La minaccia di far ricorso alle vie legali, sul tema della responsabilità per i costi aggiuntivi non previsti negli accordi iniziali, resta sullo sfondo, correlata a una nuova data di fine lavori: dal 30 novembre 2026 si è passati prima al 30 luglio 2027 e poi al 13 novembre dello stesso anno
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