Incidente mortale nel porto di Pra', le reazioni della politica. A Genova osservato un minuto di silenzio in consiglio comunale

di Filippo Serio

Questa notte un uomo di 52 anni è rimasto schiacciato da una ralla all'interno del terminal

Cordoglio e vicinanza da parte dei vari esponenti della politica ligure e nazionale alla notizia della tragedia che ha colpito il porto di Genova Pra', dove questa notte un lavoratore di 52 anni è morto dopo essere stato schiacciato da una ralla all'interno del terminal portuale.

Nel Consiglio Comunale di Genova, dove è in corso la seconda giornata per decidere sul bilancio, prima di dare l'avvio ai lavori è stato osservato un minuto di silenzio in onore della vittima. Scrive il presidente del Consiglio Comunale Carmelo Cassibba: “Questa mattina il Consiglio comunale di Genova ha aperto la sua seconda giornata dedicata al bilancio con un minuto di silenzio per l’operaio che, questa notte, ha perso tragicamente la vita in un incidente sul lavoro nel Porto di Pra’. Un atto doveroso, condiviso con tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza che ci ricorda, ancora una volta, che sicurezza e il rispetto per la vita di chi lavora devono essere sempre al primo posto.  Ci stringiamo, con profondo cordoglio, ai familiari della vittima ai quali vanno le più sincere condoglianze per questa terribile perdita”.

Scrive il vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi: "A nome della giunta comunale esprimo cordoglio per la morte del 52enne nel terminal portuale di Pra' , questa mattina. Ci stringiamo ai familiari della vittima e preghiamo per i colleghi feriti, che possano al più presto fare ritorno a casa".

Scrive il presidente della regione Liguria Marco Bucci: "Con profondo dolore apprendiamo la notizia dell'incidente mortale avvenuto questa notte al terminal Psa di Pra', che ha causato la tragica perdita di un operaio della Culmv e il grave ferimento di un altro lavoratore. A nome mio e di tutta la Giunta regionale, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi della vittima e augurare una pronta guarigione al lavoratore ferito. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità e un monito affinché tutti, istituzioni e parti sociali, intensifichino gli sforzi per garantire condizioni di sicurezza sempre più efficaci. Proprio per questo siamo pronti a riunire già nelle prossime ore i sindacati regionali e di comparto e le associazioni datoriali. Regione Liguria si stringe ai famigliari e ai colleghi dell'operaio scomparso, condividendo il dolore di una tragedia che colpisce non solo il porto di Genova, ma l'intero tessuto sociale della Liguria».

Scrive il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi: “Sono profondamente addolorato per la tragedia che ha colpito la Culmv e il porto di Genova. Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore deceduto e un augurio di pronta guarigione all’operaio ferito. Conosco bene l’importanza del lavoro temporaneo a chiamata. È un’attività fondamentale quanto pericolosa, che richiede il massimo impegno. La sicurezza sul lavoro è per noi una priorità assoluta. Assicuro che i controlli in materia saranno rigorosi e che faremo tutto il possibile per individuare le responsabilità ed evitare che tragedie simili si ripetano”.

Scrive il consigliere regionale del Pd Andrea Orlando: "Una terribile tragedia quella avvenuta nella notte nel porto di Genova dove ha perso la vita un operaio mentre un altro è rimasto gravemente ferito. Ai familiari e ai lavoratori del Culmv la mia sentita vicinanza e solidarietà. Non si tratta purtroppo di un caso isolato ma dell'ennesimo incidente sul lavoro che avviene in Liguria come purtroppo quotidianamente nel resto del Paese. In attesa che le autorità accertino la dinamica di quanto è accaduto, la politica e tutte le istituzioni non possono ancora attendere, serve una reazione seria e rapida sul fronte della prevenzione, della formazione e del rafforzamento delle strutture di controllo. E servono scelte immediate, come chiedono anche i sindacati, per porre fine ad una lunga stagione di commissariamento del porto, avvenuta dopo una stagione di scandali nella sua gestione, per una realtà tra le più importanti del Mediterraneo che non merita di essere ostaggio delle trattative tra i partiti di maggioranza al governo e in regione".

Scrive l'assessore comunale al Porto Francesco Maresca: "La tragedia di questa mattina non può lasciarci indifferenti: molto ancora dobbiamo fare per garantire il massimo della sicurezza sul lavoro in particolare in ambito portuale perché tragedie come queste non si ripetano mai più. In previsione dello sviluppo delle nostre infrastrutture a mare è necessario che si faccia un approfondimento sulle misure che possano mettere in sicurezza un settore occupazionale ed economico di primaria importanza per la città e per la Nazione".

Scrive Armando Sanna, capogruppo del PD in consiglio regionale: "Non si può morire di lavoro. Non si può più rimandare il tema della sicurezza. L'incidente avvenuto in porto questa notte in cui è morto un lavoratore portuale e un altro è rimasto ferito  impone di agire al più presto per rafforzare le misure di sicurezza. Da tempo chiediamo alla Regione maggiori controlli e non soluzioni tampone e parziali. Bisogna investire sulla formazione e la prevenzione. Non si possono continuare a contare i morti. Il nostro abbraccio ai familiari e ai colleghi in questo momento di dolore"

Scrive Cristina Lodi, segretaria regionale di Azione: "Non si può andare a lavorare e morire. L’ennesima tragedia di cui sono in fase di accertamento le dinamiche che ha colpito mortalmente un lavoratore e gravemente un secondo lavoratore che stavano svolgendo l’attività a loro destinata  , non può che farci stringere intorno alle famiglie abbracciando il loro dolore e preoccupazione . Esprimiamo tutta la vicinanza al dolore della Compagnia Unica e a tutti i lavoratori portuali.  Ma di sicurezza non se ne può parlare solo di fronte alle tragedie. La politica deve fare di più e su questo ci continueremo ad impegnare."

Scrive la senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita: "Cordoglio per la terribile tragedia avvenuta al terminal portuale di Prà, a Genova. Vicinanza alla famiglia della vittima, ai colleghi della Compagnia Unica e all'intera comunità portuale in questo momento di dolore".

Scrive la deputata Valentina Ghio, vicepresidente del Pd alla Camera: "Non è più possibile assistere all'ennesima tragedia sul lavoro. L'incidente di questa notte nel porto di Genova, in cui è morto un lavoratore portuale della CULMV e un altro è rimasto gravemente ferito ci addolora profondamente. Non è più possibile assistere a questa strage. I porti continuano ad essere un luogo ad altissimo rischio e al governo chiediamo di agire perché non possiamo contare altre vittime. Da tempo chiediamo ulteriori misure per la sicurezza sul lavoro portuale, quanto fatto finora non è sufficiente, occorre fare molto di più, anche con misure specifiche per uno dei settori fra i più esposti al rischio. Ad oggi, però, non sono stati approvati i nostri emendamenti alla manovra che chiedono lo sblocco del fondo sull'anticipo pensionistico, fermo da oltre due anni, e il riconoscimento del lavoro portuale operativo come usurante, sul quale è depositata da tempo una proposta di legge. È il momento di passare dalle parole ai fatti e di dare ai lavoratori portuali tutele e sicurezze adeguate. In questo momento di profondo dolore mi stringo attorno ai familiari e ai colleghi dei lavoratori della CULMV a cui esprimo la mia vicinanza"

Scrive il consigliere regionale Gianni Pastorino edlla lista Andrea Orlando Presidente: “Una realtà inaccettabile: quella di chi ogni giorno affronta rischi che non dovrebbero esistere, solo per svolgere il proprio mestiere. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per tutte e tutti, il segnale di un sistema di controlli carente e di una politica che non è riuscita a imporre standard adeguati di sicurezza. Sono anni che denunciamo l’insufficienza delle misure di sicurezza, i controlli sporadici e le condizioni in cui troppe lavoratrici e lavoratori sono costretti a operare. Gli ispettorati del lavoro e le istituzioni preposte continuano a essere sottodimensionati mentre le grandi aziende che traggono profitto dalle attività portuali non investono abbastanza per garantire l’incolumità dei propri dipendenti. Questa morte pesa sulle coscienze di chi poteva fare di più e non l’ha fatto. Pesa su chi continua a trattare la sicurezza come un costo e non come una priorità. Pesa su uno Stato che, nonostante le promesse, non riesce a far rispettare le regole con controlli sistematici e incisivi. Non è casuale che da tempo, insieme a tutta l’opposizione, chiediamo più personale per gli uffici UOPSAL (Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) delle Asl. Una richiesta fatta più e più volte negli anni alla quale ho sempre ricevuto risposte vaghe dall’Assessore alla Sanità. Sottolineo inoltre come nel Piano socio-sanitario regionale 2023 – 2025 non ci sia nulla sulla sicurezza sul lavoro nella nostra regione. Sono vicino alle lavoratrici e ai lavoratori che oggi, con lo sciopero, stanno lanciando un grido di dolore e di rabbia. La loro protesta è giusta e necessaria: non possiamo più tacere di fronte a queste tragedie, che si potrebbero e si dovrebbero evitare. Non è solo una battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori del porto di Genova: è una battaglia per la dignità del lavoro, per il rispetto della vita umana, per un futuro in cui nessuno esca di casa al mattino senza sapere se tornerà a casa la sera”.

Scrive il consigliere regionale del Partito Democratico Simone D'Angelo: "L’incidente di questa notte nel porto di Genova, in cui ha perso la vita un camallo di 52 anni e un suo collega è rimasto gravemente ferito, è l’ennesima tragedia a cui non vorremmo più assistere. Nei primi 10 mesi del 2024 sono stati 890 i morti sul lavoro di cui 16 in Liguria e le denunce di infortunio sono state oltre 400mila. Le istituzioni non possono permettersi di ritrovarsi a parlare di misure per la sicurezza dei lavoratori solo di fronte alle tragedie. Da tempo chiediamo interventi per una maggiore sicurezza sui posti di lavoro prevedendo formazione e incremento dei controlli. Il lavoro portale è fortemente a rischio e le misure presenti oggi sono insufficienti. La Regione Liguria intervenga rafforzando il personale Psal e chieda al governo di provvedere ad applicare quelle misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori portuali. Ai familiari e a tutti i lavoratori della Compagni Unica la mia vicinanza”

Scrivono Davide Natale, segretario del PD Liguria, e Simone Ziglioli, responsabile lavorto PD Liguria: "Esprimiamo tutta la vicinanza alla famiglia e ai colleghi del lavoratore di 52 anni tragicamente deceduto questa notte nel porto di Genova Pra’ a causa di un incidente sul lavoro e a quella del suo collega rimasto gravemente ferito. Lo ripetiamo da tempo e non smetteremo di farlo fino a quando non ci sarà una chiara inversione di rotta rispetto ai morti sul lavoro. Ad oggi le azioni messe in campo, per fermare questa strage delle morti sui luoghi di lavoro, da parte del Governo e dalla Regione Liguria sono totalmente inefficaci. Bisogna investire sulla prevenzione, sulla formazione e sui controlli. Si devono rafforzare gli organici del PSAL di competenza della Regione e quelli dell’ispettorato da parte del Governo. È inaccettabile che ancora oggi, nel 2024, si continui a morire sul lavoro."

Scrivono i parlamentari genovesi del M5s Roberto Traversi e Luca Pirondini: "La notizia dell'operaio morto al porto di Genova ci addolora e ci lascia sgomenti: ai familiari va il nostro più sentito cordoglio. Così come al suo collega ferito facciamo i migliori auguri di pronta guarigione. Questa vicenda però ci dà l'ennesima conferma che sulla sicurezza sul lavoro siamo troppo indietro, e che gli sforzi per scongiurare certi episodi non sono sufficienti. In questi due anni abbiamo fatto numerose proposte al governo, come ad esempio lo stanziamento di ulteriori risorse per le imprese del settore portuale che investono in sicurezza. Purtroppo però sembrano sempre esserci altre priorità".

Dichiara il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano: “Quando il Governo capirà che bisogna agire con forza per mettere la parola “fine” alle morti sul lavoro, sarà comunque troppo tardi. Che padri di famiglia e figli non facciano rientro a casa la sera perché la sicurezza è l’ultima preoccupazione di chi dovrebbe vigilare, è indegno di una società civile. Così come è indegno che i lavoratori non possano liberamente segnalare la mancanza di controlli e l’applicazione delle norme: quando lo fanno, nella maggior parte dei casi subiscono pressioni, vessazioni, mobbing fino alla perdita del posto con pretesti vergognosi. È ora di dire basta e come M5S ricordiamo che politicamente la colpa dell’ennesima tragedia in Liguria ricade su un sistema precario: per questo abbiamo più volte chiesto che gli organi competenti vigilassero sul rispetto puntuale del decreto legislativo n. 81 del 2008 Oggi abbiamo assistito all’ennesimo omicidio sul lavoro. Per prevenire queste tragedie serve un impegno bipartisan: ricordo a questo proposito il Ddl del senatore M5S Luca Pirondini, con il quale si chiede di istituire una Procura nazionale del lavoro, ipotesi caldeggiata anche da illustri magistrati specializzati in materia di infortuni. Auspichiamo che su questi temi maggioranza e Governo aprano a un doveroso confronto. Chi denuncia non deve avere paura di ritorsioni. Chi denuncia deve essere tutelato e per questo chiedo che si apra un tavolo urgente con le Organizzazioni sindacali, che ringrazio per il prezioso lavoro svolto quotidianamente su tutti i luoghi di lavoro: insieme dobbiamo capire, con chi è sempre in prima linea, quale sia la portata delle criticità. Va inoltre tutelato il diritto allo sciopero, continuamente attaccato dal ministro Salvini: precettare non risolve i problemi. Precettare lede il diritto di chiedere migliori condizioni di lavoro, maggiore sicurezza e salari dignitosi. Diciamo al Ministro che i lavoratori vanno ascoltati e non precettati

Scrive Annamaria Furlan, senatrice Pd: "Quanti altri morti del lavoro prima di affrontare in modo serio e risolutivo la tragedia degli incidenti e delle morti sul lavoro? L'incidente mortale avvenuto questa notte al porto di Genova è l'ennesimo episodio di un 2024 di sangue sui luoghi del lavoro in Italia. Il mio cordoglio per i famigliari della vittima. Non è possibile - ha proseguito la senatrice genovese - continuare ad assistere a queste tragedie senza mettere in campo strumenti e risorse per restituire sicurezza e dignità ai lavoratori. Ieri grazie al Pd sono state finanziate nella legge di bilancio 500 nuove assunzioni di ispettori, ma non basta. Chiediamo che siano completate tutte le assunzioni previste dalle piante organiche di Inps, Inail e Ispettorato del lavoro. Servono più controlli e norme sui subappalti per assicurare il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro"

Scrive Lorenzo Basso, senatore Pd: "Esprimo il mio profondo cordoglio ai familiari della vittima e la mia più sentita vicinanza al collega rimasto gravemente ferito nell’incidente avvenuto al porto di Genova. Questo tragico evento colpisce non solo la comunità portuale, ma l’intero Paese, richiamando con forza la necessità di agire per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. Comprendo e sostengo pienamente la legittima protesta dei lavoratori della Compagnia Unica (CULMV), che hanno proclamato uno sciopero immediato di 24 ore a seguito dell’incidente. La loro mobilitazione evidenzia l’urgenza di interventi concreti per migliorare le condizioni di sicurezza nel settore portuale”. “Non possiamo continuare ad assistere a tragedie di questa portata – prosegue Basso - senza mettere in campo interventi decisi e risolutivi. I porti, in particolare, sono luoghi ad altissimo rischio e richiedono misure specifiche per assicurare condizioni di lavoro sicure e dignitose. Da tempo chiediamo di sbloccare il fondo per l’anticipo pensionistico, riconoscere il lavoro portuale operativo come attività usurante e rafforzare i controlli sul rispetto delle normative: passi fondamentali per ridurre i rischi e tutelare i lavoratori. Come vicepresidente della Commissione Trasporti, continuerò a dare battaglia su questi temi, perché episodi come quello di oggi non devono ripetersi mai più.”

Scrive Fabio Ceraudo, capogruppo comunale del M5S: "Purtroppo, registriamo oggi la sedicesima vittima in Liguria nel 2024: una situazione inaccettabile e per questo chiediamo di dare corso alla riforma sull'omicidio sul posto di lavoro. È una strage silente fatta di poca attenzione e di sottovalutazione del rischio: servono più garanzie verso i lavoratori, con la formazione, il rispetto e la dignità del lavoro. Ai famigliari dell’operaio che ha perso la vita va la nostra vicinanza, e all’infortunato auguriamo una pronta guarigione”

Scrive il capogruppo di Vince Liguria - Noi Moderati in consiglio regionale Matteo Campora: “La tragedia avvenuta questa notte nel porto di Genova ci ha colpiti profondamente, ricordandoci la fondamentale importanza che ha la sicurezza sul lavoro affinché simili episodi non si ripetano.  A nome del gruppo Vince Liguria faccio le nostre più sentite condoglianze ai familiari e ai colleghi della vittima Giovanni Battista Macció e gli auguri di pronta guarigione all’operaio ferito”.

Scrive il capogruppo di Orgoglio Liguria in consiglio regionale Giovanni Boitano: “Ogni incidente sul lavoro ci richiama ad un forte senso di responsabilità. Dobbiamo continuare a lavorare per far sì che tragedie come quella di questa notte nel porto di Genova non avvengano più. Noi consiglieri di Orgoglio Liguria ci uniamo al cordoglio e al forte abbraccio collettivo che in queste ore si è stretto attorno ai familiari della vittima Giovanni Battista Macció; auguriamo una pronta guarigione al collega ferito che in questo momento si trova ricoverato in ospedale”.

Scrive il presidente del consiglio regionale Liguria, Stefano Balleari: "A nome del Consiglio regionale della Liguria, esprimo la mia vicinanza ai familiari e agli affetti più cari di Giovanni Battista Macciò, l'operaio che ha perso la vita la scorsa notte nel porto di Genova Prà. La piaga delle morti bianche non merita di essere strumentalizzata. Le speculazioni politiche mancano di rispetto alle vittime, alle loro famiglie e a tutti coloro che quotidianamente, lavorano per aumentare i livelli di sicurezza."

Il neo eletto presidente del Consiglio regionale, sposta l'attenzione sui numeri: "vittime e feriti sul lavoro, sono diminuite negli anni grazie alle azioni intraprese da governi, organizzazioni datoriali e sindacali. Oggi, c'è molta più sicurezza sui luoghi di lavoro rispetto al passato. Ma al di là di tutto, dietro ai freddi numeri e alle statistiche ci sono volti, storie, famiglie, persone in carne ed ossa. Tanto è stato fatto ma fino a quando ci saranno 'morti bianche', sarà sempre una sconfitta per tutti"

L'operaio morto faceva parte del Comitato parenti vittime del Morandi. Domenica scorsa avevaa partecipato alla cerimonia per l'inaugurazione del Memoriale insieme ai parenti. Il Comitato lo ha ricordato in un post. "Oggi è un giorno di lutto per tutta la città, per tutto il paese, di grande lutto per il nostro Comitato, uno di noi ha perso la vita stanotte durante il suo lavoro, Francesco (soprannome di Macciò ndr), una persona buona, una grande persona, un uomo che con la sua famiglia è stato vicino in modo particolare alle nostre famiglie fin dal 14 agosto 2018, era con noi sempre ogni 14 agosto, era con noi domenica per l'inaugurazione del Memoriale. Siamo sconvolti e siamo vicini con tutto il cuore a Roberta e Lorenzo. Un giorno che non sarebbe mai dovuto arrivare, un'altra morte sul lavoro che non ha senso. Un mondo alla rovescia".

Cordoglio anche da parte dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, la quale "esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa del lavoratore della Compagnia Unica (CULMV) avvenuta questa notte a causa di un incidente occorso durante il proprio turno di lavoro in ambito portuale. Al secondo lavoratore coinvolto nel sinistro e rimasto ferito giunga l’augurio di una pronta guarigione."

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