Inchiesta porto: Piacenza chiede di essere interrogato sul caso Spinelli

di Redazione

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Il comportamento del manager, secondo le carte dell’indagine, avrebbe avuto l’effetto di non ostacolare le attività del gruppo imprenditoriale

Inchiesta porto: Piacenza chiede di essere interrogato sul caso Spinelli

Paolo Piacenza, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e appena nominato commissario straordinario dell’AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ha chiesto di essere ascoltato dai magistrati dopo la chiusura delle indagini relative al secondo filone dell’inchiesta per corruzione che, nel maggio 2024, aveva portato agli arresti domiciliari l’allora presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

Piacenza è indagato per omessa denuncia in relazione all’occupazione abusiva di una parte dell’ex carbonile del porto di Genova da parte dell’imprenditore Aldo Spinelli, noto operatore del settore portuale. Secondo gli inquirenti – il procuratore aggiunto Federico Manotti e il sostituto procuratore Luca Monteverde – il dirigente non solo avrebbe riconosciuto l’illegittima occupazione di quell’area demaniale da parte del Gruppo Spinelli, ma avrebbe anche adottato un comportamento “deliberatamente indulgente”, evitando di intraprendere azioni tempestive e adeguate a tutela del patrimonio pubblico.

Il comportamento di Piacenza, secondo quanto riportato nelle carte dell’indagine, avrebbe avuto l’effetto di non ostacolare le attività del gruppo imprenditoriale, sollevando dubbi sul rispetto dei doveri istituzionali e sulla gestione della legalità nelle aree portuali. La posizione di Piacenza, difeso dall’avvocato Paolo Nolasco, sarà ora oggetto di ulteriori approfondimenti. La sua richiesta di essere interrogato potrebbe segnare un punto di svolta nelle indagini, che continuano a scandagliare i rapporti tra imprenditoria portuale e amministrazioni pubbliche nel sistema ligure.

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