In vigna arriva Frasky, il robot targato IIT per l'agricoltura di precisione
di Marco Gramigni
Il nuovo robot IIT capace di muoversi autonomamente nei vigneti per monitorare e manipolare i grappoli d'uva e applicare trattamenti selettivi.
Si chiama Frasky il nuovo robot dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova capace di muoversi autonomamente nei vigneti per monitorare e manipolare i grappoli d'uva e applicare trattamenti selettivi. Sviluppato e testato in collaborazione con diversi partner del Joint Lab (il laboratorio congiunto tra Iit e Sistema Bergamo, costituito da Consorzio Intellimech, Confindustria Bergamo, l'Università di Bergamo e il Kilometro Rosso Innovation District), porterà l'agricoltura di precisione in campo, con benefici sia per l'ambiente che per la salute dei lavoratori.
Frasky è equipaggiato con un braccio e una mano robotica in grado di manipolare piante e frutti. Una telecamera integrata nel braccio consente al sistema di mappare l'ambiente circostante, rilevare la presenza di ostacoli e di oggetti specifici, come il grappolo d'uva, identificandoli con precisione. Questa soluzione è montata su una piattaforma mobile commerciale specifica per la navigazione in ambienti esterni, dotata di quattro ruote motrici. Il sistema è modulare e flessibile, sia dal punto di vista hardware che software, per permettere di integrare a bordo tutti gli strumenti necessari. Frasky, per esempio, è dotato di un ugello posto in corrispondenza della mano robotica, attraverso il quale avviene l'erogazione dei trattamenti selettivi per il vigneto.
Per gestire il funzionamento dell'intero sistema è stato progettato un software che mette a disposizione un'interfaccia grafica intuitiva, attraverso la quale l'operatore può inviare comandi e monitorare in tempo reale l'esecuzione delle operazioni del robot.
Il sistema robotico Frasky offre diversi vantaggi, come il monitoraggio digitalizzato più preciso delle coltivazioni, il supporto all'agricoltore nelle mansioni più ripetitive, una maggiore precisione nell'erogazione dei trattamenti in vigneto e la conseguente diminuzione della dispersione. Tutto ciò si traduce in benefici concreti per l'ambiente e per la salute dei lavoratori, limitando l'esposizione umana a sostanze chimiche potenzialmente pericolose.
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