In Italia 15 case su 100 sono irregolari, allarme degli ambientalisti

di R.C.

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Il dato emerge dall’ultimo rapporto Istat sugli indicatori Bes, che misura la qualità dello sviluppo del Paese. Si tratta di una conferma di un fenomeno storico

In Italia 15 case su 100 sono irregolari, allarme degli ambientalisti

Ogni 100 nuove abitazioni costruite in Italia, 15 risultano abusive, senza le necessarie autorizzazioni. Il dato emerge dall’ultimo rapporto Istat sugli indicatori Bes, che misura la qualità dello sviluppo del Paese. Si tratta di una conferma di un fenomeno storico, radicato principalmente negli anni ’50 e ’60.

Il rapporto evidenzia un’Italia divisa: il Nord registra il minor numero di irregolarità (4,6 case abusive su 100), il Centro si attesta sulla media nazionale (14,7%), mentre al Sud le percentuali schizzano oltre il 40%, con Basilicata e Calabria al 54% e la Campania al 50,4%.

Lo studio conferma anche le difficoltà nel contrastare il fenomeno: secondo Legambiente, è stato demolito solo il 15,3% dei 70.751 immobili abusivi per i quali era stato disposto l’abbattimento.

La proposta del vicepremier Matteo Salvini prevede un meccanismo di “silenzio-assenso” di sei mesi per le pratiche di condono arretrate, risalenti fino a 40 anni fa. L’idea, ancora in fase di discussione, prevedrebbe che i Comuni, se non rispondono entro sei mesi, concedano automaticamente i permessi agli immobili.

Secondo Legambiente, l’iniziativa potrebbe avere impatti molto gravi, favorendo la regolarizzazione di case costruite in aree a rischio o tutelate, senza garantire la sicurezza dei cittadini. Stefano Ciafani sottolinea la necessità di investire nelle risorse per gli uffici comunali, al fine di smaltire le pratiche arretrate dei condoni del 1985, 1994 e 2003.

Il fenomeno conferma l’urgenza di un intervento strutturale, che contempli controllo, sicurezza e capacità amministrativa, evitando il rischio di un nuovo condono generalizzato.

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