Imperia, Scajola e il 25 aprile: "La pace è non arrendersi alla prepotenza"
di Redazione
Costretto a non partecipare alla celebrazione ufficiale a causa della positività al Covid, il sindaco ha affidato a un messaggio le sue considerazioni
"Oggi un'altra guerra scuote l'Europa, un altro popolo invaso, quello ucraino, resiste con orgoglio di fronte all'aggressione barbara e ingiustificata da parte dell'esercito russo. La nostra pace, quella costruita con la sconfitta del nazifascismo e la ricostruzione liberale del Dopoguerra, si basa su valori che non possono essere messi in discussione. Dobbiamo lavorare affinché vengano difesi in un contesto di libertà, benessere e pace. Una pace che però, come bene ci ha ricordato il Capo dello Stato, non può significare arrendersi alla prepotenza".
Lo ha affermato il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, che non ha potuto partecipare alle celebrazione del 25 aprile perchè a casa con il Covid.
"Con profondo dispiacere - ha aggiunto - non ho potuto prendere parte stamane alla ricorrenza del 25 aprile. Quest'anno più che mai, infatti, è importante celebrare la Liberazione, perché il sacrificio di chi ci ha preceduto confermi in noi i valori della libertà, della democrazia e della resistenza al potere autoritario e sanguinario".
Scajola è stato sostituito dal vicesindaco Giuseppe Fossati, che ha tenuto l'orazione in piazza della Vittoria.
E' stato un 25 aprile tutto sommato tranquillo, malgrado le polemiche dei giorni scorsi su chi ha voluto paragonare la Resistenza al nazi fascismo a quella degli Ucraini contro l'invasore russo, giustificando il continuo invio di armi da parte degli Usa e dei Paesi Nato e chi, invece, auspica altre soluzioni (non armate) per ripristinare la pace.
A Imperia l'unica protesta silenziosa e solitaria è stata quella del radicale Gian Piero Buscaglia, che, con una bandiera dell'Ucraina si è presentato come "uomo sandwich", mostrando le bandiere della Nato e di "Giustizia e Libertà" davanti e la scritta "Un 25 aprile anche per l'Ucraina", dietro. Buscaglia è stato oggetto di attenzione da parte della Digos e dei carabinieri.
Che ci possa essere un 25 aprile anche per l'Ucraina è stato l'auspicio del sindaco di Sanremo Alberto Biancheri durante l'orazione a Pian di nave: "Mi auguro, che presto possa nascere un 25 aprile anche per l'Ucraina. Questo è l'auspicio e il messaggio di speranza, che voglio lasciare oggi da questo palco, perché come ha detto Papa Francesco, qualche giorno fa: la guerra distrugge tutti, vincitori e sconfitti".
Il presidente Anpi Amelia Narciso ha invece espresso parole di disappunto contro il continuo rifornimento di armi all'Ucraina da parte degli Usa e dei Paesi Nato. "Non è la soluzione, anche perché credo sia assurdo, illudersi che l'Ucraina possa sconfiggere la Russia per quanti armi si vogliano dare - ha affermato -. E' un voler portare avanti una guerra logorante e distruttiva: non solo per l'Ucraina, ma soprattutto per la popolazione dell'Ucraina e anche per la nostra Europa che è talmente coinvolta in questa guerra".
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