Il viceministro Morelli visita la 'smart road' della ss51 di Alemagna
di Edoardo Cozza
In compagnia dell'ad di Anas Simonini, Morelli ha testato le tecnologie di cui è dotata la strada
Il viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Alessandro Morelli, ha effettuato un sopralluogo sulla strada statale 51 “di Alemagna”. Nell’occasione, accompagnato dall’amministratore delegato di Anas (Gruppo Fs Italiane), Massimo Simonini, ha avuto modo di testare le tecnologie Smart Road di cui è stata dotata la strada. Durante i mondiali di sci Cortina 2021, infatti è stata avviata una sperimentazione che ha portato alla digitalizzazione dell’infrastruttura ed ha rappresentato il primo banco di prova per la mobilità Smart Road di Anas.
Secondo Morelli "questi primi 80 chilometri di smart road possono essere un banco di prova sperimentale dove far convogliare tutte le esperienze che attori istituzionali e privati stanno testando in circuito. La nostra intenzione è quella di avere una smart road al massimo delle sue potenzialità in occasione delle Olimpiadi 2026 per presentare al mondo le competenze dell’Italia anche su questo settore. Non solo: sarà interessante condividere con Università e centri di ricerca europei questa esperienza per far divenire l’appuntamento Olimpico una manifestazione dove l’intero Continente sia protagonista della svolta tecnologica della mobilità che Stati Uniti e Cina iniziano a mettere in pratica".
La Smart Road si configura anche come una infrastruttura sostenibile sul fronte della sicurezza stradale. “Le nuove tecnologie – spiega il viceministro Morelli, di fatto oltre ad innalzare i livelli di comfort alla guida, mettono in dialogo l’utente con la strada stessa e con gli altri veicoli. Questo sistema multi-modale, integrato e digitale riesce a contenere l’incidentalità. I principali numeri chiave di questa nuova mobilità evidenziano infatti una riduzione delle congestioni pari a circa il 15%, analoga percentuale per la riduzione del numero dei sinistri e un abbattimento dei tempi di spostamento pari a circa il 20%. Non si torna più indietro. Dobbiamo puntare su una mobilità intelligente che gestisca i flussi di traffico, che monitori le condizioni delle opere viarie, e che metta la strada in contatto con i viaggiatori e con i gestori infrastrutturali. Nell’ottica di favorire una gestione sicura del traffico e interventi di manutenzione rapidi”.
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