Il narcotrafficante con villetta e reddito di cittadinanza

di Michele Varì

2 min, 12 sec

Condannato per falsa testimonianza nell’omicidio del vice presidente del Consiglio Regionale della Calabria

Il narcotrafficante con villetta e reddito di cittadinanza

Il narcotrafficante Filippo Ierinò, già condannato per falsa testimonianza nell'indagine sull'omicidio del vice presidente della regione Calabria Fortugno, viveva in una villetta e percepiva il reddito di cittadinanza grazie al quale intascava ogni mese 500 euro dallo Stato. 
Lo hanno appurato i finanzieri del comando provinciale di Genova nel corso di un'operazione contro il traffico di droga fra il Sudamerica e l'Italia che ha permesso sequestrato tre autovetture (una Smart Fortwo, una lussuosa Mercedes-Benz Classe A e una Volkswagen Golf) su delega della Procura della Repubblica e la Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo. 
Si tratta di un'appendice dell’operazione  “Buon Vento Genovese”, conclusasi lo scorso luglio con la cattura di 3 italiani per  traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica, con le aggravanti "mafiosa", della ingente quantità e della transnazionalità.

Le prime due autovetture, intestate ad Antonio Alvaro, 39 anni, elemento di vertice della cosca di `ndrangheta "Alvaro" di Sinopoli (RC), sono state colpite da un
 provvedimento del Tribunale di sequestro preventivo finalizzato alla “confisca per
 sproporzione”, istituto che consente all’autorità giudiziaria di sottrarre a soggetti
indagati per reati gravi beni e utilità non congrui rispetto ai redditi dichiarati.

La terza auto, invece, risultata intestata ad un prestanome, è stata oggetto di un sequestro preventivo finalizzato alla “confisca ordinaria”, trattandosi di un mezzo utilizzato dall’organizzazione criminale per commettere i traffici illeciti: al suo interno, infatti, è stato rinvenuto un doppiofondo artatamente ricavato nell’abitacolo, occultato dalla moquette e dal poggiapiedi, compatibile a contenere una pistola.

In seguito ad ulteriori approfondimenti, è emerso, infine, che uno degli arrestati, appunto Filippo Ierinò, 51 anni, condannato in primo grado dal Tribunale di Locri (RC) in ordine al reato di falsa testimonianza per l’omicidio - avvenuto nel 2005 - di Francesco Fortugno, vice-presidente del Consiglio Regionale della Calabria, ha percepito indebitamente, dallo scorso mese di giugno, il Reddito di Cittadinanza.

L’indagato, proprietario di una villetta appena ristrutturata nel comune di Gioiosa
Jonica (RC), è stato, pertanto, denunciato ed è stato immediatamente disposto all’ I.N.P.S. di Reggio Calabria la sospensione del sussidio, pari a 500 euro mensili.

Il Reddito di Cittadinanza rappresenta un sostegno per quanti hanno concretamente
 bisogno di assistenza, motivo per il quale la guardia di finanza è impegnata in prima 
linea a contrastare fenomeni di indebito accesso allo specifico beneficio, affinché le 
risorse economiche pubbliche possano essere spese correttamente e venga garantito
 l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.