Il grifone torna a volare sulle Alpi Liguri. Piana: “Segnale concreto di biodiversità”

di Carlotta Nicoletti

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Dopo decenni di assenza, il rapace è di nuovo visibile nei cieli del Ponente grazie a tutela ambientale e progetti transfrontalieri

Il grifone torna a volare sulle Alpi Liguri. Piana: “Segnale concreto di biodiversità”

Con un’apertura alare che può raggiungere i tre metri, il grifone è tornato a sorvolare le Alpi Liguri. Una presenza che segna un successo per il Parco e per le politiche di tutela della biodiversità.

Ritorno – Il grifone (Gyps fulvus), un tempo scomparso da queste aree, ha ricominciato a popolare i cieli del Ponente ligure. Il fenomeno è dovuto sia a un naturale processo di ricolonizzazione sia ai progetti di reintroduzione portati avanti nei Paesi confinanti.

Ruolo ecologico – A differenza di aquile e falchi, il grifone si nutre solo di carcasse animali. Questo comportamento contribuisce a mantenere puliti gli ecosistemi, prevenendo la diffusione di malattie e garantendo un equilibrio naturale fondamentale.

Parole istituzionali – “Con la sua spettacolare apertura alare che sfiora i tre metri, il grifone è tornato a veleggiare sulle Alpi Liguri, regalando immagini di grande suggestione”, ha dichiarato Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria con delega ai Parchi e alla Biodiversità.

Impegno – Piana ha sottolineato come il risultato sia frutto di un lavoro costante: “L’immagine del grifone che domina i cieli liguri testimonia che gli investimenti e l’impegno messi in campo per i parchi e la biodiversità stanno dando frutti tangibili”.

Valore aggiunto – Il Parco delle Alpi Liguri si conferma così un laboratorio naturale di biodiversità, capace non solo di tutelare specie rare ma anche di offrire nuove opportunità di valorizzazione ambientale, culturale ed economica per i territori circostanti.

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