Il critico genovese Celant ricordato dalle grandi istituzioni dell'arte italiana

di Edoardo Cozza

2 min, 17 sec

Maxxi, Fondazione Prada e altre realtà lanciano una serie di giornate tematiche per omaggiare la figura dello studioso a due anni dalla morte

Il critico genovese Celant ricordato dalle grandi istituzioni dell'arte italiana

Instancabile studioso, curatore di mostre epocali dal Guggenheim di New York al Beaubourg di Parigi, dalla Biennale di Venezia alla Royal Academy of arts di Londra, autore di centinaia di pubblicazioni, Germano Celant è stato molto più di un critico d'arte. E a due anni dalla sua morte, otto grandi istituzioni dell'arte italiana dall'Accademia di San Luca al Castello di Rivoli, dal Madre alla Triennale, dal Maxxi al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, dalla Fondazione Cini alla Fondazione Prada lo ricordano, dando vita ad un ciclo di Giornate Tematiche, incontri di studio dedicate alle sue passioni. Curata dallo Studio Celant, l'iniziativa, che è nata da una proposta dell'Accademia Nazionale di San Luca, si è aperta oggi a Roma con una tavola rotonda ("Germano Celant in prospettiva") e andrà avanti fino all'aprile del 2023 con un programma di appuntamenti a cadenza mensile nelle sedi dei diversi musei coinvolti.

"Celant in vita, è stato un collettore, ma anche un gran generatore di energie - spiegava oggi il vice presidente dell'Accademia Nazionale di San Luca Marco Tirelli - e questi incontri permetteranno, come non mai, di addentrarci in profondità nel suo approccio, nella sua metodologia di lavoro, nei suoi criteri teorici ed organizzativi, nel suo modo di rapportarsi agli artisti e, ultimo ma non meno importante, la sua influenza sugli sviluppi dell'arte a lui successiva."

"Lo Studio Celant ha concepito un'iniziativa che prende ispirazione da una manifestazione da lui realizzata nel 2011-2012 - ha spiegato a nome dello Studio Antonella Soldaini - Così come in quell'occasione il critico aveva messo per la prima volta in relazione parte del sistema museale italiano, anche in questo caso l'idea è stata quella di coinvolgere all'interno di un unico evento alcune delle istituzioni italiane di maggior prestigio dedicate all'arte contemporanea". Un progetto al momento avviato nell'ambito italiano, ha aggiunto, "che si spera, in futuro, possa includere anche altre realtà estere, dato il carattere internazionale della sua attività".

Aperte la pubblico, le Giornate tematiche di studio intendono non solo ripercorrere la sua intensa carriera, ma anche creare le premesse per sviluppare un'approfondita riflessione sul suo operato grazie alla partecipazione di artisti, critici, architetti, collezionisti, curatori, direttori di istituzioni con cui Celant ha collaborato nel corso di oltre cinquanta anni di lavoro. Il prossimo appuntamento sarà il 28 settembre al Castello di Rivoli, poi sarà la volta della Triennale (il 6 ottobre) quindi del Madre di Napoli (27 ottobre) poi del Maxxi (15 novembre) di Fondazione Prada (3 dicembre). Il 25 febbraio 2023 si riparte dal Centro Pecci per poi passare alla Fondazione Cini (2 marzo) Le conclusioni il 20 aprile 2023 a Roma con una lectio magistralis di Salvatore Settis all'Accademia Nazionale di San Luca. Tutti gli interventi saranno poi raccolti in un volume pubblicato da Skira.