Il commento: Claudio Villa neo presidente del Consiglio di Genova, l'elogio della normalità

di Gilberto Volpara

1 min, 58 sec

L'apice della carriera dopo una vita di silenziosa gavetta amministrativa

Il commento: Claudio Villa neo presidente del Consiglio di Genova, l'elogio della normalità

 

Come il cantante? Chissà quante volte, nella sua vita, se lo sarà sentito domandare e avrà, pure, dovuto rispondere in modo educato.

 

Lui, però, resta Claudio Villa della Valbisagno: una vita trascorsa nella politica genovese senza eccessi o strepiti. Da intelligente democristiano moderno.

 

Ecco, per intendersi, nella res pubblica genovese, non certo un profilo similare a quello dell’esuberante Claudio Villa in campo artistico.

 

Se l’omonimo e ben più noto, spesso, era stato definitivo polemico, lui, ex margheritino, quasi mai lo si ricorda fuori posto. In comune con l’altro, la star, semmai, può esserci, il successo riscosso nelle classi proletarie e una, certa, diffidenza dei salotti del suo partito.

 

Claudio Villa alla genovese non è mai stato un campione del mondo delle preferenze. Al tempo stesso, i voti l’ha sempre avuti, confermati lustro dopo lustro. Quasi mai ha trovato la gratificazione del suo Partito Democratico che, frequentemente, gli ha preferito chi di consenso ne aveva espresso, decisamente, in misura ridotta.

 

Questo, almeno, fino a oggi.

 

Già perché il 18 giugno 2025, Claudio Villa, quello della Valbisagno, che nel frattempo si è costruito una ragnatela di stima in gran parte della città metropolitana grazie al suo ruolo nei banchi dell’ex Provincia, raggiunge l’apice della carriera politica.

 

Per espressa volontà della sindaca, e in parte ovviamente anche del suo Pd, centra la nomina da neo presidente del consiglio comunale di Genova. A conferma del suo profilo trova, pure, la luce verde degli avversari.

 

E lui che fa? Si commuove come se avesse vinto la Champions.

 

In quella emozione spontanea per aver centrato un posto al sole, peraltro meritato, dopo anni di silenziosa gavetta, c’è la cifra dell’uomo che, seppur senza smanie, mai ha nascosto una logica ambizione personale.

 

Al tempo della politica gridata e rincorsa sui social e dei selfie senza senso, la storia di Claudio Villa resta quella della normalità perduta che fa notizia. Di chi ha saputo stare al proprio posto, anche di più del lecito.

 

E, almeno per un giorno sì, Claudio Villa può citarlo l’altro Claudio Villa. La canzone del giorno è “Voglio vivere così”. 

 

 

 

 

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