Il 2019 della Sampdoria, dal sogno Vialli a Claudio Ranieri
di Alessandro Bacci
Un anno dai mille colpi di scena, tre allenatori e la telenovela cessione
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Il 2019 si è rivelato un anno strano per la Sampdoria sia per i risultati della squadra che per le vicende extracalcistiche. L'anno si è aperto con una piacevole sorpresa. Dal mercato di riparazione ritorna a Genova Manolo Gabbiadini. Dopo una breve esperienza in Premier League l'attaccante torna a vestire la maglia blucerchiata con un investimento da 12 milioni di euro. Febbraio è il mese della sorpresa. Alcune indiscrezioni iniziano ad accostare Gianluca Vialli alla Sampdoria con l'ex bomber pronto ad acquistare il club con una cordata di investitori anglo-americani: è la prima volta che i tifosi sentono parlare di James Dinan e Alex Knaster. I tempi per la chiusura della trattativa sembrano maturi e a fine marzo sembra tutto fatto. L'annuncio, però, non arriva. Gianluca Vialli prosegue nel suo silenzio mentre Massimo Ferrero continua a negare l'esistenza della trattaiva.
Ad aprile la Sampdoria vince il derby contro il Genoa. Una grande gioia per i tifosi ma al termine del match il presidente blucerchiato sbotta contro i giornalisti. Un'intervista che ben presto diventerà virale sul web. La Sampdoria di Giampaolo, intanto, prosegue la propria cavalcata in campionato. La squadra si avvicina alla zona Europa League ma il sogno sfuma. I blucerchiati al rush finale accusano un netto calo di prestazioni, tanto che la squadra ottiene una sola vittoria nelle ultime sette partite. Si conclude dunque il campionato in modo scialbo con l'attenzione dei tifosi tutta rivolta al capitolo cessione. A giugno, dopo tre stagioni, Marco Giampaolo decide di lasciare la Sampdoria: per lui si aprono le porte del Milan. Nello stesso mese l'ex presidente Garrone esce allo scoperto e incontra i vecchi Ultras.
La società blucerchiata decide così di ingaggiare Eusebio Di Francesco, un nome che accontenta ed esalta la piazza. Le voci sulla cessione iniziano ad infastidire il nuovo allenatore che durante il ritiro estivo a Ponte di legno richiede a gran voce dei rinforzi sul mercato. Andersen, Praet e Defrel, tre pilastri della squadra, lasciano Genova lasciando un vuoto incolmabile nella rosa. Sul fronte societario, ad agosto si attende solo l'annuncio ufficiale per la cessione del club. Alla fine del mese il colpo di scena: Vialli, Dinan e Knaster sono a Genova. Parte l'inseguimento a Bogliasco, Boccadasse e per l'intera città con l'ex bomber blucerchiato ancora con la bocca cucita. Il calciomercato inevitabilmente non decolla e si rivela insufficiente con l'inizio della stagione. A settembre scade l'esclusiva per la cessione con il gruppo Vialli e sembra svanire il sogno dei tifosi. La squdra, intanto, parte malissimo in campionato con un Di Francesco in estrema difficoltà.
A ottobre una doppia sorpresa. Il tecnico sarà inevitabilmente esonerato mentre il gruppo Vialli con un comunicato si ritira definitivamente dalla trattativa per l'acuisto della società. La Samp decide così di ingaggiare Claudio Ranieri. L'esperienza del tecnico emerge fin da subito. I blucerchiati si rialzano e tra alti e bassi i risultati iniziano ad arrivare. Novembre è il mese della ripartenza. Ranieri conquista fin da subito i tifosi con la propria calma e tranquillità diventando ben presto un elemento fondamentale. A dicembre arriva la svolta. I blucerchiati non falliscono l'esame del derby e grazie a una rete di Gabbiadini vincono la stracittadina. Una vittoria che permette di guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Adesso il 2020, con una Sampdoria che dovrà rincorrere la salvezza e con i tifosi che attendono aggiormanenti sul futuro della società. Massimo Ferrero resta comunque alla guida della Samp.
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