Hannoun: sit-in davanti al carcere per il palestinese sospettato di finanziare Hamas. Martedì interrogatorio di garanzia

di Luca Pandimiglio

"La solidarietà non si arresta, tutti liberi subito e Palestina libera" recitava uno striscione, in mezzo a molte bandiere palestinesi

Si è svolto un sit-in davanti al carcere di Marassi in segno di solidarietà nei confronti di Mohamed Hannoun, l'attivista palestinese da molti anni in Italia, arrestato su richiesta della procura di Genova, nel quadro di un'inchiesta coordinata dalla DIA con ausilio di polizia e GdF, con l’accusa di aver finanziato il gruppo Hamas.

La manifestazione, a cui hanno partecipato alcune decine di persone, ha visto slogan e striscioni in cui si chiedeva trasparenza nelle indagini e rispetto dei diritti dell’indagato.

L’arresto di Hannoun si fonda sulla base di presunti flussi finanziari destinati all’organizzazione terroristica Hamas. I legali del sospettato hanno dichiarato di essere in grado di chiarire la posizione del loro assistito.

Il prossimo passo nel procedimento sarà l’interrogatorio di garanzia, previsto per martedì. La comunità palestinese locale e i sostenitori di Hannoun seguono con attenzione gli sviluppi del caso, chiedendo che la procedura sia condotta in piena trasparenza e nel rispetto delle normative vigenti.

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