Gronda Genova: presentato progetto, Autorità Bacino impegnata a controllare rischi

di Redazione

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La Gronda di Genova si sviluppa su 72 km di tracciato, di cui 50 km attraverso 25 gallerie e 37 viadotti

Gronda Genova: presentato progetto, Autorità Bacino impegnata a controllare rischi

Per chi ha poco tempo

1 Presentato il progetto della Gronda di Genova all'Autorità di bacino

2 Focus su stabilità del terreno, alluvioni e risorse idriche

3 I lavori si estenderanno nei prossimi 10 anni, con monitoraggio continuo

La notizia nel dettaglio
Il progetto della Gronda di Genova, un'opera infrastrutturale cruciale per il collegamento autostradale del capoluogo ligure, è stato presentato dai tecnici di Autostrade per l'Italia all'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale. L'incontro si è svolto a Firenze, con la partecipazione del segretario generale Gaia Checcucci, e ha avuto come obiettivo la valutazione degli impatti ambientali e la verifica della compatibilità del piano con la tutela del territorio.

Progetto – La Gronda di Genova si sviluppa su 72 km di tracciato, di cui 50 km attraverso 25 gallerie e 37 viadotti. L'opera mira a risolvere le criticità di collegamento del nodo genovese, ma presenta anche sfide ambientali significative. Il progetto ha tenuto conto delle problematiche legate alla stabilità dei versanti, alle risorse idriche sotterranee e alle interferenze idrauliche, con l'obiettivo di minimizzare i rischi ambientali.

Monitoraggio – L'Autorità di bacino, come previsto dalla normativa, ha il compito di monitorare l'intero processo. Gaia Checcucci ha sottolineato che l'autorità si impegnerà a integrare i dati raccolti durante la fase di progettazione con quelli relativi alle opere in corso. In particolare, l'attenzione sarà focalizzata sulla gestione dei rischi, in linea con gli obiettivi del Piano di bacino, che contempla la protezione del territorio contro frane, alluvioni e l'uso sostenibile delle risorse idriche.

Tempistiche – Si prevede che l'opera sarà completata entro i prossimi 10 anni. Durante questo periodo, il monitoraggio ambientale sarà continuo, con controlli costanti sulla stabilità dei versanti e sull'impatto delle infrastrutture sul territorio circostante.

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