Green & Circular Economy: Incontro con Enrico Lastrico, project manager Re.Vetro
di Simone Galdi
La raccolta e il riciclo del vetro, un materiale antico con un grande futuro
Ospite di Green & Circular economy a Telenord, in un'intervista di Simone Galdi, il project manager di Re.Vetro Enrico Lastrico Fusari presenta le attività dell'azienda nella raccolta e nel riciclo del vetro e le straordinarie caratteriste di questo materiale.
Riduci, ricicla, riusa - Con questa filosofia nasce nel 1983 Re.Vetro,: seguendo questi i principi sin dall’inizio dell’attività la società è cresciuta continuamente senza mai interrompere gli investimenti sempre alla ricerca di economie di scala e nuove sinergie. Agli inizi degli anni 90, col crescere dell’attenzione della gente verso i problemi dell’ambiente, la Re.vetro ha iniziato a sviluppare altre forme di raccolta differenziata allargando la gamma dei nuovi servizi.
Espansione - Nel 1995 è stato aperto il centro di Genova Campi; un’area di circa 12.000 mq in una zona industriale strategicamente importante, al servizio di qualsiasi esigenza di smaltimento di tutti i materiali riciclabili: vetro, metalli, carta, cartone, plastica, legno, verde, provenienti da attività industriali, commerciali, artigianali o di servizi. Nel corso del 2013 si concretizza l’apertura della nuova piattaforma di per la messa in riserva e selezione di rifiuti sita in Via Pian di Rocco 30 a Carasco che permette a Re.vetro di ampliare la propria gamma di servizi offerti alla clientela e l’avvio del nuovo impianto di selezione e pressatura degli imballaggi in plastica.
Supermateriale - La storia del vetro è antica e ricca di evoluzioni, sulla base di caratteristiche uniche tra i tanti materiali plasmati dall'essere umano. Trasparente e solido, malleabile e colorabile, abrasivo e perfettamente sterilizzabile: le peculiarità del vetro lo rendono adatto agli utilizzi più disparati, da quelli industriali e quelli artistici, dal supporto nelle telecomunicazioni alle destinazioni farmaceutiche. Un vero "supermateriale", in grado di coprire il più ampio numero di applicazioni. Ma più di ogni altra qualità, quella che spicca è la capacità di essere riutilizzabile all'infinito: per questo è anche detto "materiale permanente", mantenendo inalterate le sue caratteristiche fisiche all'infinito, senza perdite ad ogni ciclo di utilizzo. La perfetta incarnazione dell'economia circolare.
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