Governo, il ministro Zangrillo a Telenord: "Avrei voluto condividere questi giorni con mia madre. Sulla Pa sfateremo luoghi comuni sui fannulloni"

di Edoardo Cozza

"Berlusconi mi aveva chiesto 15 giorni fa la disponibilità, poi ho atteso. Il 'giallo' su Ambiente ed Energia? Un banale errore di trascrizione"

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A mezzogiorno si riunirà il primo consiglio dei ministri guidato dalla presidente Giorgia Meloni. Al tavolo di Palazzo Chigi siederà anche Paolo Zangrillo, esponente di Forza Italia, ministro della Pubblica Amministrazione. Fratello di Alberto, noto medico e presidente del Genoa, Zangrillo aveva dato la disponibilità a Berlusconi per essere indicato come ministro: "Ho seguito con distacco tutta la fase delle trattative e dei nomi precedenti alla formazione del governo, anche perché sono sempre tante le ipotesi che si fanno in queste situazioni. Posso dire che 15 giorni fa avevo sentito il presidente Berlusconi, che mi aveva detto di pensare a me e di considerare la mia persona come un potenziale candidato al governo. Poi non ho più saputo nulla, né io mi sono informato. Quando venerdì mi ha chiamato per dirmi che ero stato incaricato alla Pubblica Amministrazione posso dire di aver provato una grande soddisfazione: non avevo sentori, è accaduto e sono molto contento. Ho un grande rispetto delle istituzioni: per me la nomina a ministro è un onore, ma anche una grande responsabilità che so di aver assunto nei confronti dei cittadini italiani, perché voglio assolvere il mio compito con dignità e portando un valore aggiunto". 

Sul giallo del dicastero sbagliato, visto che era stato indicato al ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica: "Si è trattato di un mero errore di trascrizione, visto che l'unico dicastero mai stato in discussione nel 'totonomi' era quello della Transizione Ecologica (che poi ha cambiato nome, ndr), dove Pichetto Fratin, peraltro piemontese come me, era sempre dato per certo. Un semplice errore di trascrizione della lista". 

Sugli impegni per la Pubblica Amministrazione: "È il più grande datore di lavoro in Italia: sono circa 3 milioni le persone coinvolte. In queste prime ore sto cercando di capire in fretta dove sono capitato e quali sono i programmi che il mio predecessore Brunetta aveva avviato. Ieri ho passato tutta la giornata con lui: è stata l'occasione per avere la conferma dell'eccellenta lavoro che lui ha fatto per ammodernare il settore. Io credo che la PA debba essere vissuta da cittadini e imprese come opportunità: io vorrei dare alle persone che vi lavorano motivazione e consapevolezza dell'importanza del ruolo che hanno nella società. È chiaro che una Pubblica Amministrazione che funziona è vista non come un ostacolo, ma come qualcosa di fondamentale per il Paese. Sfateremo anche dei miti: quando sento parlare di PA come organizzazione dove le persone non hanno voglia di lavorare mi arrabbio, perché sono luoghi comuni inaccettabili. Ci sono persone di grande valore, che vanno motivate: io per 30 anni ho lavorato in aziende e un posto di lavoro funziona quando chi vi lavora è motivato a livello adeguato. Vorrei dare orgoglio e appartenenza a chi lavora nella Pa, dando a cittadini e imprese un servizio efficace, utile e intelligente". 

Alberto Zangrillo ha detto che insieme al fratello si erano commossi pensando alla madre, mancata poco tempo fa: "Il più grande rammarico che ho è quello di non aver potuto condividere questi momenti e questi giorni con mia mamma". 

Ultimo appunto sul tifo per il Genoa: "Ieri ho avuto una giornata impegnativa e non ho visto la partita, ma appena sono rientrato a casa ho visto i gol della partita".