Giorno del Ricordo, la Liguria onora le vittime delle foibe e dell’esodo
di Carlotta Nicoletti
Il Consiglio regionale ha celebrato il Giorno del Ricordo con una seduta solenne, per commemorare gli italiani vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata
Nell’Aula Consiliare "Sandro Pertini" di Genova, il Presidente Stefano Balleari ha aperto la seduta solenne, sottolineando l’importanza del Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004. La ricorrenza intende mantenere viva la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani dalla Venezia Giulia, dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.
Storia – Nel suo intervento, Balleari ha ripercorso le vicende di quei territori di confine, ricordando come il fascismo avesse imposto l’italianizzazione forzata a discapito delle comunità slave. Tuttavia, l’arrivo delle truppe partigiane di Tito portò una repressione feroce contro la popolazione italiana, che non può essere derubricata a vendetta contro il regime.
Foibe – Rastrellamenti, esecuzioni sommarie, deportazioni e torture segnarono quel periodo, con migliaia di persone gettate nelle cavità carsiche. Emblematico il caso di Norma Cossetto, studentessa istriana seviziata e uccisa nell’ottobre del 1943.
Esodo – Circa 350.000 giuliano-dalmati furono costretti a lasciare le loro case, diventando esuli in Italia. Il loro rientro fu tutt’altro che semplice: molti, fuggiti da Pola il 18 febbraio 1947, furono accolti con ostilità, subendo aggressioni e umiliazioni.
Accoglienza – La Liguria si distinse nell’accoglienza di oltre 8.500 esuli, con centri organizzati a Genova, Chiavari, Imperia e La Spezia. Grazie al lavoro dell’Opera per l’Assistenza dei Profughi Giuliano e Dalmati, furono creati quartieri per dare loro una nuova identità.
Negazione – Per decenni, questa tragedia fu minimizzata o addirittura negata. Nel 1969, il Maresciallo Tito ricevette la massima onorificenza della Repubblica Italiana, una decisione che cancellò simbolicamente la sofferenza di migliaia di italiani. Solo con la fine del comunismo si iniziò a riconoscere questa pagina di storia.
Riconoscimento – Un momento decisivo fu la visita alla foiba di Basovizza del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga nel 1991. Questo atto contribuì a un percorso culminato con l’istituzione ufficiale del Giorno del Ricordo nel 2004. La Regione Liguria ha reso omaggio alle vittime attraverso questa seduta solenne, coinvolgendo le scuole per trasmettere la memoria alle nuove generazioni.
Ospite – L’orazione ufficiale è stata tenuta dal Prof. Avv. Davide Rossi, docente di Storia del Diritto all’Università degli Studi di Trieste e nipote di esuli istriani, già relatore della cerimonia ufficiale del Quirinale.
Premiazione – La cerimonia si è conclusa con la premiazione della ventitreesima edizione del concorso regionale "Il sacrificio degli Italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli", rivolto agli studenti liguri.
Memoria – “Io, Ricordo” ha affermato Balleari nel suo discorso, ribadendo l’importanza di tramandare questa pagina di storia, affinché tragedie simili non si ripetano mai più.
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