Giornata dell'Unità, il ministro Zangrillo a Genova: "Libertà e democrazia valori da coltivare quotidianamente"
di Filippo Serio
Cerimonia al cimitero di Staglieno sulla tomba di Giuseppe Mazzini
"" - così il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, a Genova in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, e in occasione delle "Giornate Mazziniane": questa mattina, davanti alla tomba di Giuseppe Mazzini, al cimitero monumentale di Staglieno, Genova ha celebrato uno dei suoi figli più illustri. Dal 2012, infatti, il 17 marzo si celebra la Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, istituita come festività civile con legge 222 del 23 novembre 2012, con l'obiettivo di promuovere i valori di cittadinanza e consolidare l'identità nazionale attraverso la memoria civica, ricordando l'anniversario della proclamazione del Regno d'Italia avvenuta nel 1861.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre il ministro Zangrillo, il presidente del Consiglio comunale di Genova Carmelo Cassibba, l'assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Alessio Piana, il consigliere di Città Metropolitana di Genova Claudio Garbarino e il presidente dell'Associazione Nazionale Mazziniana Italiana Michele Finelli.
"E' una delle ricorrenze più importanti, se non la più rilevante in assoluto, per il nostro Paese - ha continuato Zangrillo -. Un momento che segna l'inizio della nostra storia: la nascita dello Stato italiano, a seguito della proclamazione del Regno d'Italia avvenuta il 17 marzo del 1861 cui seguì, il giorno successivo, la riunione a Torino (presso Palazzo Carignano) del nuovo Parlamento nazionale. Anche se, come sappiamo bene, storicamente il completamento dell'unificazione nazionale venne raggiunto solo nei successivi anni, è comunque in quel 17 marzo del 1861 che si compì un grande "miracolo".
«Genova è "città dell'Inno Nazionale" - dichiara il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba - e questa giornata di celebrazione acquista oggi un'importanza ancora più pregnante. Il legame profondo tra Genova e "Il Canto degli Italiani" è un riflesso della sua significativa partecipazione alla lotta per l'indipendenza e all'unità del Paese. Genova è stata testimone e protagonista di momenti cruciali nella storia risorgimentale, contribuendo con il suo ardore patriottico alla realizzazione del sogno di un'Italia unita e libera. Oggi siamo chiamati a riflettere su tutto questo e su ciò che rappresentano i simboli che ci rendono una nazione: costituzione, inno e bandiera. È un'opportunità per riaffermare il legame indissolubile tra la città e i valori di democrazia che costituiscono il fondamento del nostro paese e il nostro impegno a difendere e promuovere i principi di solidarietà, uguaglianza e fratellanza che sono alla base del nostro patrimonio culturale e storico»
Ad eseguire l'Inno di Mameli è stata la Filarmonica Sestrese, mentre alle 11, a conclusione della cerimonia, è partita una partecipata visita guidata alle tombe storiche di Staglieno "Una passeggiata nella storia - Mazzini e il Risorgimento a Genova".
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