Genova, un drappo sulla facciata della Regione per la prima al Teatro Ivo Chiesa con "Maria Stuarda"
di Edoardo Cozza
Lo striscione riporta la scritta “Scioglimi il cuore così che io possa scuotere il tuo”, battuta pronunciata nel terzo atto dalla protagonista
In gemellaggio con il pannello esposto sulla facciata del teatro Ivo Chiesa, questo pomeriggio sul Palazzo della Regione Liguria è stato affisso un drappo rosso con la scritta “Scioglimi il cuore così che io possa scuotere il tuo”, in riferimento alla battuta del dramma scritto da Friederich Schiller che Maria Stuarda pronuncia nel terzo atto quando si vede con Elisabetta I per chiederle la grazia di liberarla dopo 20 anni di reclusione. Parole che rappresentano il cuore della produzione che verrà messa in scena per la prima nazionale a Genova al Teatro Ivo Chiesa martedì 18 aprile. Il dramma teatrale su Maria Stuarda è prodotto dal teatro di Genova con il Teatro Stabile di Torino e CTB Centro Teatrale Bresciano.
Il telo resterà affisso sul Palazzo della Regione dal 14 ottobre fino alla fine delle repliche, per invitare tutti i cittadini ad andare a teatro, per vedere una grande produzione con i costumi firmati da Dolce&Gabbana.
“Si tratta – ha detto il presidente di Regione Liguria e assessore alla cultura Giovanni Toti – di un preludio alla serata della prima che vogliamo sostenere al massimo. Un drappo che ribadisce l’importanza che per Regione Liguria ha sempre avuto e avrà ancora di più nei prossimi anni, la cultura nella sua declinazione più ampia. Sarà una delle tante iniziative per sostenere le nostre realtà culturali, con bandi e investimenti in conto capitale per la produzione artistica di questa città. Come abbiamo fatto anche nel volere pervicacemente la presenza di Davide Livermore alla direzione del Teatro Nazionale di Genova che svolge un ruolo straordinario. Un Teatro che anche geograficamente rappresenta un pezzo di città su cui vogliamo puntare sempre di più per creare un’offerta culturale sempre più integrata tra tutte le istituzioni presenti. Dopo due anni di pandemia con le sale chiuse vogliamo invitare tutti i cittadini ad andare a vedere Maria Stuarda a teatro, dove finalmente si riaccendono le luci; il luogo perfetto per riabilitare la mente in quello che diventa un viaggio di conoscenza e di riflessione sull’animo umano. Una rappresentazione che i genovesi non devono perdersi, anche per ritrovarsi nello sforzo di riunire i puntini dopo tante interruzioni e rendere merito al lavoro compiuto dai nostri teatri”.
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