Genova: tredici anni dopo, la città ricorda le vittime dell'alluvione
di steris
Sei persone travolte dalla furia del rio Fereggiano
Genova questa mattina ha ricordato le sei vittime dell'alluvione del 2011 e quella dell'esondazione del Bisagno nel 2014. A perdere la vita il 4 novembre 2011, travolte dall'esondazione del Fereggiano, furono Sphresa Djala di 28 anni e le figlie Janissa e Gioia di 1 e 8 anni, Angela Chiaramonte di 40 anni, Serena Costa di 19 anni ed Evelina Pietranera di 50 anni.
Alla cerimonia, che si è tenuta davanti alla targa commemorativa tra corso Sardegna e corso De Stefanis, hanno partecipato il sindaco Marco Bucci, il presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno Angelo Guidi, il console onorario d'Albania Giuseppe Durazzo, l'assessore comunale alla Sicurezza e Protezione Civile Sergio Gambino insieme a rappresentanti delle istituzioni e del comitato Parenti delle Vittime.
"Non dimenticheremo mai i loro volti e i loro nomi. Sono passati anni, ma il dolore e la memoria di quei terribili giorni restano vivi nel cuore e nelle menti di tutti i genovesi - ha detto Marco Bucci, sindaco di Genova -. Insieme, ricordiamo chi non c'è più, chi ha perso tanto e chi ha lottato per ricostruire. Una giornata per rinnovare il nostro impegno forte e determinato affinché simili tragedie non si ripetano mai più". Nella circostanza sono stati espressi pensieri e vicinanza a Valencia e al suo popolo colpiti dalla recente devastante alluvione.
Le cerimonie si sono poi concluse a Borgo Incrociati con la deposizione di una corona seguita da un minuto di silenzio in memoria di Antonio Campanella, 57 anni, vittima dell'alluvione dell'ottobre 2014.
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