Genova, torna il Confeugo: ecco il programma di sabato

di Edoardo Cozza

1 min, 36 sec

Si rinnova l'appuntamento con la tradizionale manifestazione, preceduta dal corteo storico nel centro città: poi il fuoco in piazza De Ferrari e gli auguri a Palazzo Ducale

Genova, torna il Confeugo: ecco il programma di sabato

Sabato 17 dicembre si rinnova la tradizionale manifestazione del “Confeugo”, organizzata dal Comune di Genova e dall’associazione A Compagna, preceduta da un corteo di gruppi storici. A dare il via alla cerimonia saranno il sindaco Marco Bucci e il presidente de A Compagna Franco Bampi. 

Questo è il programma: 

- ore 16: partenza da piazza Caricamento del corteo guidato dall’abate del popolo con i gruppi storici, gli sbandieratori dei Sestieri di Lavagna e un carro trainato dai cavalli bardati dei Carratê. Il corteo percorrerà via Frate Oliverio, piazza della Raibetta, via San Lorenzo, piazza Matteotti e via Petrarca sino a giungere in piazza De Ferrari dove, sempre dalle ore 16, è prevista un’esibizione della Filarmonica Sestrese; 

- ore 16.40: dopo l’arrivo del corteo storico in piazza De Ferrari, l’abate del popolo incontrerà il sindaco offrendogli il tradizionale “Confeugo”, un grande fascio di rametti di alloro sistemato di fronte all’ingresso di Palazzo Ducale a cui verrà appiccato il fuoco al rintocco del "Campanon de Päxo”, la campana collocata sulla Torre Grimaldina; 

- ore 17,15: nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale verranno espressi i messaggi augurali del sindaco Marco Bucci, del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e del presidente de “A Compagna” Franco Bampi che, in veste di abate, come da tradizione elencherà i problemi insoluti della città esprimendo molte raccomandazioni e l'augurio che ne venga tenuto conto. La cerimonia, nel corso della quale il console di A Compagna Maurizio Daccà renderà omaggio al poeta genovese Carlo Malinverni, terminerà con armonie natalizie a cura del liceo musicale Pertini, esecuzioni del violinista Eliano Calamaro, della chitarrista Silvia Groppo, danze popolari e l’invito a cantare l’”inno” dei genovesi “Ma se ghe penso”.