Genova, stadio Ferraris, Piciocchi a Telenord: "Anche senza Euro 2032 la ristrutturazione si farà"
di Stefano Rissetto
Luci interne, servizi igienici e tornelli i punti dolenti segnalati dai tifosi dopo le prime tre gare ufficiali della stagione
Riapre il calcio, riapre il Ferraris e sono bastate tre partite ufficiali, due di Coppa Italia (Genoa-Modena e Sampdoria-Sudtirol) e una di campionato (Genoa-Fiorentina), per indurre i tifosi a lamentarsi dello stadio.
Sono quasi 45mila gli abbonati complessivi tra Genoa e Sampdoria, 27.777 i rossoblù e circa 17mila i blucerchiati, fedelissimi che si trovano alle prese con tre ordini di problemi: guasti all'impianto di illuminazione degli spazi di accesso e deflusso, servizi igienici in condizioni desolanti, tornelli mal funzionanti che impongono lunghe attese all'ingresso e spesso privano i sostenitori dei minuti iniziali della partita.
A Palazzo Tursi la questione stadio, fin dalla prima sindacatura Bucci, è sul tavolo dell'assessore Pietro Piciocchi. "Se ci sono problemi puntuali - dice - invitiamo i cittadini a segnalarli, sarà nostra cura girare le segnalazioni alla società di gestione". Da tempo l'impianto, nell'attuale versione costruito tra il 1987 e il 1989 e di proprietà del Comune, è affidato a una società mista tra Genoa e Sampdoria, cui spettano i lavori di manutenzione.
Per quanto riguarda il futuro del Ferraris, in vista della possibile assegnazione all'Italia dell'Europeo 2032, con Genova prescelta dalla Figc tra le sedi di gara, si era parlato di investimenti per un centinaio di milioni, ai fini della riqualificazione complessiva dell'impianto.
L'ingresso paritetico sulla scena della Turchia, con la riduzione degli stadi italiani, vede però Marassi uscire di scena. "Ma questo non cambia - assicura Piciocchi - le nostre intenzioni di ristrutturare lo stadio e adeguarlo alle esigenze attuali. Semplicemente aspettavamo di sapere che cosa sarebbe successo alla Sampdoria e quale evoluzione avrebbero avuto le sue vicende societarie. Ora c'è una nuova proprietà e siamo quindi pronti a confrontarci con le due dirigenze per pianificare termini e tempi dell'adeguamento del Ferraris".
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