Genova, situazione carceri: Viscogliosi guida delegazione di Italia Viva in visita a Marassi

di steris

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Presenti anche rappresentanti dell'Associazione Luca Coscioni, dell'Unione Camere Penali e dell'Associazione Nessuno Tocchi Caino

Genova, situazione carceri: Viscogliosi guida delegazione di Italia Viva in visita a Marassi

Questa mattina una delegazione di Italia Viva, composta da Arianna Viscogliosi, consigliere comunale genovese, e da Matteo Furia, consigliere del Municipio Medio Levante, ha visitato il carcere di Marassi. Alla visita hanno preso parte anche rappresentanti dell'Associazione Luca Coscioni, dell'Unione Camere Penali e dell'Associazione Nessuno Tocchi Caino, con la presenza della presidente ed ex deputata Rita Bernardini e del segretario Sergio D'Elia.

L'incontro è iniziato con un confronto con la direttrice, Tullia Ardito, sui numeri dei detenuti, del personale e sui trattamenti sanitari e riabilitativi. Successivamente, la delegazione ha visitato i detenuti. Attualmente, il carcere di Marassi ospita 684 detenuti, a fronte di una capienza massima di circa 550 posti. Di questi, 317 sono in attesa di giudizio definitivo.

"Il sovraffollamento delle carceri, che lo pseudo-"decreto carceri" del Ministro Nordio finge di voler affrontare, ma che di fatto viene vanificato dall'introduzione di nuovi reati penali, è una delle problematiche principali - recita una nota - contro cui Italia Viva combatte con determinazione. Le battaglie parlamentari condotte dall'onorevole Roberto Giachetti e dal senatore Ivan Scalfarotto ne sono una chiara dimostrazione. Come diceva Voltaire, la civiltà di un paese si misura anche dalla qualità delle sue carceri. In questo senso, Italia Viva è pienamente consapevole della grave situazione del sistema penitenziario nazionale, una condizione inaccettabile per uno Stato che si definisce di diritto. Per questo motivo, continuerà a mantenere alta l'attenzione sul tema e a far sentire la propria voce affinché il carcere sia realmente un luogo in cui vengano tutelate la dignità dei detenuti e degli operatori, e dove sia garantita quella riabilitazione del condannato che è uno dei pilastri fondamentali della nostra Costituzione".