Genova, si chiude il Suq Festival 2024: 75mila presenze in 11 giorni

di Filippo Serio

La fondatrice Peirolero: "Ha dimostrato ancora una volta di essere un luogo d’elezione"

Il 26° SUQ Festival di Genova si chiude con circa 75.000 presenze in 11 giorni, dal 14 al 23 giugno 2024, con l’anteprima del 13 che ha aperto la rassegna Teatro del Dialogo. È stata una festa della condivisione e un appello partecipato alla pace, che ha riscosso un’attenzione senza precedenti. Dal 1° al 23 giugno, attraverso i social media Facebook e Instagram sono state raggiunte rispettivamente 198,3 mila e 54,4 mila persone, per un totale di 252,7 mila utenti. Il sito del Suq ha avuto più di 25 mila visualizzazioni, con oltre 55 mila interazioni con gli eventi e più di 7.500 nuovi utenti. Ma questi sono solo numeri. Di fatto, il SUQ è un posto dove in tre ore può capitare di assistere allo spettacolo di un cabarettista rom, “Rom vs tutti” con Rašid Nicolić, oppure al concerto trascinante world music di Hysterrae, o ancora alla prima nazionale di “Salam/Shalom. Due padri”, tutto esaurito, che offre una prospettiva concreta, individuale e non politica, alla guerra fra Israele e Palestina, ma anche dove capita di mangiare un cibo che non sapevi esistere e chiacchierare con uno sconosciuto nato dove si parla un’altra lingua. Può accadere ovunque, ovvio. Ma il SUQ è nato nel 1999 proprio con l’obiettivo di dare rappresentazione a questa possibilità, favorirla, educare a punti di vista diversi sulla migrazione. E così accade ogni anno da ventisei a questa parte.

«Abbiamo imparato – dichiara Carla Peirolero, direttrice e fondatrice del SUQ insieme a Valentina Arcuri - dal libro curato da Pietro Veronese “La famiglia. Una storia ruandese”, che in Ruanda dopo il massacro sono nate le famiglie d’elezione, perché nuovi legami potessero sanare la solitudine dopo quelli spezzati nel 1994. Con le debite differenze il Suq ha dimostrato ancora una volta di essere un “luogo d’elezione”, scelto e amato, dove sostare e dialogare, mettendo al centro le relazioni tra persone, le differenze come scoperta, la conoscenza come valore, per una società meno violenta, più giusta e responsabile, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni».

Il bazar e le tredici cucine differenti sono una delle attrazioni del SUQ, con un brulichio, un profumo e un caleidoscopio di colori che fanno da sfondo ai molti i momenti da ricordare. Gli spettacoli del Teatro del Dialogo sono stati aperti da Vladimir Luxuria con “Princesa”, per proseguire nell’atmosfera magica dell’Isola delle Chiatte con “Carne” di Frosini e Timpano, “Il colore X” di Animanera, “E riapparvero gli animali” del Teatro delle Ariette. Andrea Satta con “Niente di nuovo tranne te” e Gian Piero Alloisio con “Storie di donna”, commosso ricordo di Roberta Alloisio, cantante e per tanti anni colonna portante del SUQ, hanno proposto serate di musica cantautorale raffinata, alternata all’afro urban di Chantal e Mabel, giovani dj che hanno scatenato le danze. Da segnalare la grande attenzione riscossa dalle Anziane per il clima, protagoniste vincenti di una battaglia contro il governo svizzero, raccontata al SUQ da Norma Bargetzi- Horisberger. Un incontro che è stato la punta di diamante della ricca sezione Ecosuq.

Con l’omaggio al Suq dello spettacolo “Le voci del Suq” in prima nazionale si è chiusa una manifestazione fatta impegno civile, condivisione, comicità, divertimento, richiesta di giustizia climatica, vissuti nel nome di un orizzonte in cui la pace sia una conquista da ottenere con le azioni di ogni singolo cittadino. Il Suq è un’oasi dove per dieci giorni l’anno questo accade.