Genova, scolmatore del Bisagno: a rischio 50 lavoratori, Toti "Non dobbiamo perdere neanche un minuto"

di Tiziana Cairati

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Andrea Tafaria, segretario generale della Filca Cisl, annuncia per martedì mattina alle 7.00 un’assemblea in cantiere dove “decideremo il da farsi"

Genova, scolmatore del Bisagno: a rischio 50 lavoratori, Toti "Non dobbiamo perdere neanche un minuto"

Lo stop ai lavori che porteranno ad inevitabili ritardi per lo scolmatore del Bisagno. Questo è solo uno dei problemi legati all’interdittiva antimafia arrivata nei giorni scorsi al consorzio ReseArch (il gruppo di aziende vincitrici della gara per realizzare lo scolmatore). Una questione è annosa che porta con sé il rischio per 50 lavoratori, tra cui 15 assunti a Genova in virtù di un accordo coi sindacati per il ricollocamento degli edili disoccupati, di perdere il lavoro.

Il problema sarà affrontato a breve dai sindacati e la struttura commissariale guidata dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che assicura: “Lavoriamo perché non si perda neanche un minuto”.

Nel mentre, Andrea Tafaria, segretario generale della Filca Cisl, annuncia per martedì mattina alle 7.00 un’assemblea in cantiere dove “decideremo il da farsi. Sicuramente chiederemo alla Regione l’attivazione della cassa integrazione in deroga, poi vedremo se sarà possibile attivare una clausola sociale per far sì che i lavoratori del consorzio possano essere riassorbiti da chi subentrerà. Il problema è che il prezziario nel frattempo è aumentato e la nuova impresa troverà molte difficoltà”.

“Le lettere del Rup, responsabile unico del procedimento, al consorzio di imprese affinché cessino immediatamente di lavorare sono già partite”, sottolinea Toti. “Nei prossimi giorni – conclude il numero uno della Regione - incontreremo la seconda classificata. Il nostro impegno è massimo non solo vista la grandissima importanza dell’opera per Genova, ma anche tenendo conto degli inevitabili disagi che comporta il cantiere per gli abitanti”.