Genova: rifiuti, nuovo impianto meccanico-biologico a Scarpino entro il 2026

di steris

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Assessore Avvenente: “Per superare i problemi emersi, sono stati previsti sistemi strutturali innovativi, come fondazioni e palificazioni”

Genova: rifiuti, nuovo impianto meccanico-biologico a Scarpino entro il 2026

L’impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) di Scarpino, a Genova, sarà ultimato e pronto a entrare in funzione entro il 31 marzo 2026. L’annuncio è stato fatto dall’assessore alle Manutenzioni, Mauro Avvenente, durante la seduta del consiglio comunale, rispondendo alle interrogazioni della minoranza.

TMB, il cronoprogramma - Durante la discussione in consiglio comunale, l’assessore Avvenente ha fornito dettagli sul cronoprogramma dell’opera che, come noto, ha subito ritardi significativi. L’impianto, fondamentale per il trattamento e la smistamento dei rifiuti, doveva essere completato anni fa, ma un cedimento del terreno ha causato una sospensione imprevista dei lavori. Questo stop ha obbligato la società incaricata, Rima, a rivedere il progetto e a introdurre modifiche strutturali per garantire la sicurezza dell’intervento.

Modifiche strutturali -  “Per superare i problemi emersi, sono stati previsti sistemi strutturali innovativi, come fondazioni e palificazioni”, ha spiegato Avvenente. Questi interventi sono stati necessari per adattare l’impianto alle nuove condizioni del terreno e sono stati integrati nel progetto con il coinvolgimento degli enti competenti. Dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, i lavori sono ripresi nell'agosto del 2024. La ripartenza del cantiere segna quindi un passo importante verso la realizzazione definitiva del TMB.

Criticità - Nonostante i progressi, i consiglieri di minoranza Stefano Costa (Misto) e Davide Patrone (Pd) hanno sollevato preoccupazioni riguardo ai disservizi nelle ultime settimane nella raccolta dei rifiuti a Genova. "La città sta vivendo disagi significativi nella gestione dei rifiuti, con uno dei sistemi di raccolta e smaltimento tra i più costosi d’Italia", ha commentato Patrone. I disservizi, evidenziati da più fronti, sono stati accentuati da un sistema che presenta costi elevati per i cittadini, come sottolineato dai consiglieri.

Tari - Oltre alle problematiche legate alla raccolta, è emersa anche la questione della Tari, la tassa sui rifiuti, che a Genova risulta tra le più alte d’Italia. I cittadini, infatti, si trovano a fronteggiare una delle tariffe più elevate, senza riscontrare miglioramenti significativi nella qualità del servizio. Questo tema ha sollevato critiche da parte dei residenti e degli amministratori locali, che chiedono maggiore efficienza e trasparenza nel sistema di gestione dei rifiuti.

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