Genova, proiettato un docufilm su Franco Sartori. Il regista Ugo Roffi: "Esempio per il presente"

di Lorenzo Aluigi

Igor Magni, segretario Cgil Genova: "Con questo tributo ricordiamo anche un pezzo di storia della nostra città"

Una città segnata dalla crisi delle grandi fabbriche e del porto, oltre che dall'inquinamento e dall'assenza di politiche industriali. Questa era la Genova degli anni 80 e 90, che il sindacalista Franco Sartori immaginava come una città con al centro lo sviluppo sostenibile, investendo su nuovi lavori e saperi. Il docufilm proiettato al Cinema Sivori, dal titolo "la città possibile", è un omaggio proprio a Sartori, che ha creduto nella realizzazione di un nuovo modello sociale.

"Sono molto felice - le parole del regista Ugo Roffi - Con Ludovica Schiaroli ci abbiamo lavorato per oltre un anno e aver visto tutta questa gente è stato emozionante. Parliamo di persone che hanno anche conosciuto personalmente Franco, abbiamo avuto riscontri molto positivi. Reputiamo che questa sia una storia che non appartiene al passato. L'idea di Sartori andrebbe ripresa e adattata perchè continua a rappresentare un modello per il presente". 

Franco Sartori ha visto nel ponente genovese il laboratorio da cui ripartire per costruire una nuova stagione di sviluppo per la città, un progetto non compreso appieno dalla mentalità di quegli anni. 

"Attraverso questa storia - sottolinea Igor Magni, segretario generale Cgil Genova - vogliamo ricordare anche un pezzo di storia della nostra città, nella quale si è confrontato il Sartori sindacalista e uomo. Ha portato tante novità in un mondo sindacale, quello genovese, per la maggior parte operaistico".