Genova, processo Morandi: udienze a rischio per assenza tecnico audio-video
di Redazione
Il pm Marco Airoldi, esperto informatico, è riuscito a manovrare parzialmente il sistema, ma c'è incertezza per la prossima settimana
E' cominciata con due ore di ritardo e solo grazie alle abilità informatiche del pm Marco Airoldi l'udienza di questa mattina nel processo in corso per il crollo di ponte Morandi. Questo a causa dell'assenza del tecnico addetto alla video-registrazione del processo.
Ad annunciare i problemi è stato questa mattina in aula il presidente Paolo Lepri che ha spiegato che il tecnico, dipendente genovese precario di un'azienda di Roma che ha in appalto il sistema audio-video, non si sarebbe presentato a causa del contratto scaduto e degli straordinari non pagati e l'azienda non è stata in grado di sostituirlo. Così l'udienza è stata sospesa mentre il tribunale ha chiesto l'invio di un tecnico del Cisia, cioè di un dipendente del ministero della giustizia dalla sede di Milano.
Nel frattempo, intorno alle 11, dopo che il presidente aveva paventato il rischio di dover rinviare l'udienza in cui proseguono i controesami dei consulenti tecnici di Spea, il pm Marco Airoldi, che è esperto informatico, si è però attivato ed è riuscito, sedendosi direttamente sul banco degli imputati, a manovrare parzialmente il sistema. Ma la situazione per le udienze della prossima settimana resta incerta.
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