Genova, presentata a Palazzo Tursi la mostra sugli acquedotti storici della Superba e di Lisbona

di Redazione

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In oltre 30 pannelli si sviluppa la narrazione che mostra i punti di contatto a livello storico-architettonico tra la capitale portoghese e la Superba

Genova, presentata a Palazzo Tursi la mostra sugli acquedotti storici della Superba e di Lisbona

Una sinergia tra due città che hanno molto in comune. È questo ciò che è emerso dalla presentazione della mostra "Acquedotti storici: le vie dell'acqua a Genova e Lisbona", avvenuta questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi. La mostra è una narrazione che in oltre 30 pannelli illustra le peculiarità e i punti di contatto tra la capitale del Portogallo e la Superba per quanto concerne lo sviluppo urbanistico, storico, geografico ed architettonico in relazione alle infrastrutture idriche. 

L'assessore regionale al Turismo, Alessandra Bianchi, ha parlato di "progetto in linea con la valorizzazione del territorio". L'acquedotto storico è infatti un patrimonio importante per la città, e l'offerta turistica con mostre  come questa si espande sempre di più a 360 gradi, tenendo bene a mente il fine: far sì che anche l'acquedotto genovese possa, come quello lusitano, divenire un'attrazione per richiamare visitatori. Importante il contributo di Gianni Zai, presidente della Federazione Acquedotto Storico, che ha evidenziato le numerose analogie tra le due città: entrambe sono legate a un celebre navigatore decisivo nella grande stagione delle esplorazioni (Cristoforo Colombo nel caso della Superba, Ferdinando Magellano per quanto riguarda Lisbona), hanno lingue, il genovese e il portoghese, che presentano affinità lessicali e fonetiche, e zone molto simili, come i caruggi zeneizi e il quartiere di Alfama a Lisbona.  Zai ha poi auspicato che il gemellaggio con Lisbona sia foriero di positività per l'acquedotto storico ligure, il cui restyling da parte del Comune sta per partire con un progetto ad hoc. "Il nostro acquedotto si sviluppa per decine di km, e ha avuto la sua massima espansione nel 1600 con la costruzione dei due ponti sifoni. Il nostro acquedotto storico è tutto percorribile, anche se il loro è tenuto meglio."

Il curatore della mostra, Simone Passalacqua, ha collegato Genova a Lisbona essendo entrambe città di mare, con la prima che si affaccia sul Mediterraneo e la seconda sull'Oceano Atlantico. Sulla stessa lunghezza d'onda Valter Seggi, presidente di Confservizi Liguria (l'associazione regionale che si occupa delle imprese di servizio pubblico che operano nel territorio, come Amiu, Aster, Amt), che ha ricordato come in ambedue le città l'acqua dolce sia spesso scarseggiata, e di conseguenza siano sempre serviti investimenti ingenti per far arrivare l'acqua in città per i suoi diversi utilizzi. Il ruolo dell'associazione nella creazione della mostra è stato quello, in quanto l'acqua è un primario bene pubblico, di mettere il contatto il Museo dell'Acquedotto storico di Lisbona con il suo corrispettivo genovese, dando così il là all'interazione che ha poi permesso la creazione di questa mostra nella quale anche l'Università di Genova ha dato il suo contributo, creando un percorso nel quale si uniscono cenni storici ad aspetti più tecnici.