Genova, per i 25 anni del Goa-Boa una playlist di storia recente della musica

di Edoardo Cozza

I concerti dello storico festival ripercorrono 5 decadi di successi e condensano il primo quarto di secolo dell'evento

Goa-Boa festival compie 25 anni e quella dal 30 giugno all'8 luglio al Porto Antico, sarà un'edizione speciale. "Abbiamo condensato 5 decadi in otto giorni - spiega il direttore Totò Miggiano - abbiamo fatto una selezione del "best of" di questi 25 anni prendendo dalla prima all'ultima edizione".

Ci saranno dai Kraftwerk, pionieri della musica elettronica, con il nuovo e avveniristico show, a Peter Hook a Kim Gordon cofondatrice dei Sonic Youth, dai Baustelle ai Nu Genea, da Alice che canta Battiato con un'orchestra di 25 elementi (il 7 luglio) ai Coma_Cose, da Venerus a Salmo, un mix che rappresenta le diverse generazioni. E fra le chicche il reading con dj set dello scrittore Irwine Welsh, l'autore di Trainspotting che compie 30 anni.

"Partiamo venerdì 30 con i Nu Genea, che sono probabilmente gli artisti italiani più richiesti all'estero - racconta Miggiano - hanno registrato un serie infinita di sold out e aprono questa nuova edizione. E andando a ritroso nel tempo, passando di decade in decade, arriviamo fino ai Kraftwerk sabato 8 luglio". In mezzo, gli altri protagonisti e anche una folta rappresentanza di giovani artisti, genovesi e non, tutti uniti in "un cartellone che coniuga passioni di nicchia e gusti popolari, storia della musica e nuove tendenze". La cosa più difficile è stata lasciare fuori qualche nome. Ma ci sono anche altre difficoltà che si potrebbero risolvere, dice Miggiano: "Credo che se da una parte a Genova abbiamo una capacità impressionante di dare vita e presentare tante cose, che comincia con il sindaco Bucci e finisce con l'ultimo degli operatori, ci piacerebbe ci fosse un po' più di regia e organizzazione che ottimizzi tutto quanto si produce e faccia sì che venga valorizzato".

Un'organizzazione che eviti sovrapposizioni e consenta una destagionalizzazione di festival, eventi e concerti: "Provare a sistemare le cose davanti ad un calendario, con una regia illuminata, consentirebbe a Genova di avere 12 mesi l'anno ricchi e intensi". L'altro nodo sono gli spazi: "Ci sono un mare di operatori che vorrebbero fare di più anche in inverno, ma spesso non riescono anche perché si scontrano con il fatto di dove farlo. Mancano strutture di dimensioni intermedie".