Genova, numeri record per il Festival della Scienza: 220 mila presenze totali
di Redazione
Oggi termina la manifestazione, che ha visto la presenza di 30 mila studenti, legata al tema dei Linguaggi. Nel 2023 "Impronte" sarà la parola chiave
Un enorme successo sotto tutti i punti di vista. Giunge al termine la 20esima edizione del Festival della Scienza, con i fatti a testimoniare il grande risultato della manifestazione: 30000 studenti provenienti da 14 regioni, 35 mila visite in Piazza delle Feste, 37 mila a Palazzo Ducale e addirittura 220 mila presenze complessive, il numero più alto, considerando le ultime dieci edizioni. La rassegna, dedicata quest'anno al tema dei Linguaggi, in 13 giorni ha fatto sì che in 49 location diverse vi fosse un programma ricchissimo, con oltre 300 iniziative tra conferenze (133), laboratori (84), mostre (31), spettacoli (10), eventi speciali (17) ed eventi online per le scuole (25).
Gli scienziati coinvolti da tutto il mondo sono stati ben 424, con 378 tra enti, associazioni, aziende ed editori, e circa 500 giovani tra animatori e studenti del progetto OrientaScienza. È stato posto un occhio di riguardo nei confronti dei giovanissimi, con il festival, che, per la prima volta, ha aperto gratuitamente le porte delle conferenze ai nati dal 2003 in poi. Soddisfattissimo il presidente del Festival, Marco Pallavicini, che ha espresso la sua soddisfazione per la crescita della manifestazione, diventata punto fermo e affermato dell'offerta turistico-culturale della città. Fulvia Mangili, direttrice della kermesse, ha fatto parlare i numeri: "Uno dei dati più significativi è quello del pubblico scolastico: 30 mila studenti, più del doppio del 2021 e il 20% in più del 2019, a dimostrazione di quanto la scuola percepisca il Festival come opportunità di approfondimento".
In questa edizione si è parlato di tantissime cose: di meccanica quantistica, del bosone di Higgs, di covid con la microbiologa Maria Elena Bottazzi, di fisica con il prof influencer Vincenzo Schettini, di buchi neri, del suono dell'universo. Ma ci sono state anche mostre interattive come quella dedicata all'energia sostenibile, e laboratori, tra cui quello sulla matematica degli egizi. La testa è già alla prossima edizione, che si svolgerà dal 26 ottobre al 5 novembre e la cui parola chiave sarà Impronte. Alberto Diaspro, presidente del Consiglio scientifico del Festival della Scienza, ha così introdotto il tema del 2023: «Le impronte sono quelle che lasciano la ricerca di base e la ricerca applicata lungo i sentieri dell'umanità. Sono quelle che troviamo nella poesia, nella danza, nella musica, nelle lettere e nel quotidiano. Sono le impronte svelate di ciò che sembrava invisibile».
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