Genova, nella notte “vietata” i pusher giocano a pallone in via San Luca
di Michele Varì
Viaggio nella zona rossa del centro storico fra ristoratori in lacrime e altri che invitano al sorriso: “Venite, noi ci siamo”
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Nella prima notte di divieti nella zona rossa del centro storico gli unici assembramenti sono quelli degli spacciatori: loro, come accaduto anche nel lock down, non si fermano mai. Da piazza Banchi a via San Luca ecco nel buio le loro sagome che attendono i clienti e non si fanno problemi ad avvicinarti, “vuoi fumo amico?”. Non solo: da come mostrano le immagini riprese da distante, per ingannare l'attesa gli spacciatori giocano a pallone: esibendo così un senso di impunità davvero incredibile, sfacciato.
E qui, di divise, neanche l'ombra.
La consegna della prima sera di divieti nei vicoli è improntata alla tolleranza: gli agenti della polizia locale ci sono, ma non sono numerosi come nelle notti passate, e appaiono discreti.
L'ordine del sindaco di Genova Bucci, dopo tante critiche dai commercianti delle zone ad alta attenzione, d'altronde, è stato chiaro: “Zona rossa non significa zona chiusa. I locali sono aperti sino a mezzanotte”.
Un concetto che fa suo Fabiana, sorridente titolare del ristorante messicano Vera Cruz di via San Bernardo.
Ha paura invece del suo futuro e si fa sfuggire qualche lacrima Marja, altra ristoratrice della città vecchia.
L'ordinanza delle zone rosse punta l'indice anche su parte di Sampierdarena, da via Cantore a via Buranello, e Certosa, dove in tanti non hanno gradito questa etichetta, ma tutti si sono adeguati.
Fra storie tristi e storie con il sorriso a San Bernardo c'è spazio anche per la solidarietà, una ferroviera di Campomorone ammette di essere venuta apposta nei vicoli per fare sentire la sua vicinanza ai ristoratori della città vecchia
Nando, storico ristoratore di San Bernardo, invece, dà voce alla grande incognita dell'ordinanza di Bucci sulle vie vietate del centro storico dove, sorprendendo tutti, non compare piazza delle Erbe, regina indiscussa della movida e degli assembramenti.
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