Genova: morto per la scarica di un taser. Per il medico legale è decisiva la combinazione tra cocaina e scariche elettriche

di R.C.

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La morte di Elton Bani, avvenuta a Manesseno il 17 agosto, è stata causata da un arresto cardio-circolatorio acuto dovuto a una combinazione di fattori

Genova: morto per la scarica di un taser. Per il medico legale è decisiva la combinazione tra cocaina e scariche elettriche

La morte di Elton Bani, 41 anni, avvenuta a Manesseno (Genova) il 17 agosto scorso, sarebbe da attribuire a un arresto cardio-circolatorio acuto verificatosi in un quadro multifattoriale: intossicazione acuta da cocaina e uso ripetuto del Taser. È quanto emerge dalla relazione del medico legale Isabella Caristo, depositata in procura.

Per il caso la pm Paola Calleri aveva iscritto nel registro degli indagati due carabinieri, assistiti dall’avvocato Mario Iavicoli, ipotizzando il reato di omicidio colposo.

Gli accertamenti non hanno consentito di stabilire il numero esatto di scariche né la loro intensità, ma è stato individuato un limite massimo teorico: fino a 18 attivazioni, per una durata complessiva di circa 50 secondi.

Secondo la perizia, “il numero e la modalità di impiego” del Taser rappresentano un uso ripetuto e sufficiente, per intensità e durata, a costituire un fattore concausale della morte. Il medico legale sottolinea inoltre che non è possibile ritenere che uno dei due fattori — cocaina o scariche elettriche — sarebbe stato da solo sufficiente a provocare il decesso, che va quindi ricondotto alla combinazione degli elementi.

Quel giorno i militari erano intervenuti su richiesta del 118 per un uomo in forte stato di agitazione. In un primo momento erano riusciti a calmarlo, ma, mentre lo accompagnavano a casa per prendere i documenti, Bani li avrebbe aggrediti, spingendo i carabinieri a usare il Taser per bloccarlo.

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