Genova, morte Spera: l'investitore verso il patteggiamento

di Stefano Rissetto

Dalla consulenza tecnica era emerso che lo scooter "andava a una velocità adeguata"

La procura di Genova ha chiuso le indagini sulla morte di Vincenzo Spera, il manager musicale investito mentre attraversava la strada da un ragazzo di 18 anni su uno scooter. Al giovane, difeso dagli avvocati Carlo Contu e Nicola Scodnik non è contestata alcuna aggravante e potrebbe decidere di patteggiare.
 

Il pubblico ministero Patrizia Petruzziello aveva fatto fare una perizia all'ingegnere Marco Sartini. Dalla consulenza tecnica era emerso che lo scooter "andava a una velocità adeguata". L'esperto aveva anche valutato la presenza di buche sull'asfalto e di un albero che poteva intralciare la visuale. Ma anche questi elementi sarebbero stati esclusi come possibili concause dell'incidente.


Il manager era stato investito il 13 marzo in corso Magenta, nel quartiere Castelletto, mentre rientrava a casa: Spera venne soccorso dal personale del 118, con l'automedica e portato all'ospedale San Martino. Le sue condizioni erano apparse subito drammatiche ed era poi morto nella notte. Quella sera pioveva e il ragazzo stava andando all'allenamento di calcio. Aveva preso la moto del papà che però non era in regola con l'assicurazione per un errore nell'inserimento della data di inizio della polizza.