Genova: processo d'appello per morte giovane canoista, consulente Procura ascoltato sui soccorsi

di R.C.

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I giudici della Corte d’Appello di Genova fanno chiarezza prima di decidere sull’opposizione al proscioglimento dei due istruttori coinvolti nell'incidente del quattordicenne

Genova: processo d'appello per morte giovane canoista, consulente Procura ascoltato sui soccorsi

I giudici della Corte d’Appello di Genova hanno deciso di risentire il consulente della procura, Vincenzo Minenna, prima di pronunciarsi sull’opposizione al proscioglimento dei due istruttori coinvolti nella morte del quattordicenne Andrea Demattei, avvenuta a gennaio 2023 nel torrente Entella a Chiavari.

Il giovane era rimasto intrappolato con la canoa tra tronchi e un pilastro di un ponte, morendo per ipotermia. Il giudice dell’udienza preliminare aveva prosciolto i due istruttori, rinviato a giudizio i vigili del fuoco e trasmesso gli atti per accertamenti sui medici del 118, decisione impugnata dal pm Francesco Cardona Albini.

I giudici intendono chiarire due punti cruciali con il consulente: se l’intervento di uno degli istruttori, quando Andrea era ancora lucido, avrebbe potuto salvarlo, e se la manovra proposta sul fiume fosse proporzionata alle capacità del ragazzo.

Secondo l’accusa, i soccorsi sarebbero stati ritardati e le manovre scorrette, mentre le difese sostengono che siano state rispettate le procedure. I familiari di Andrea sono assistiti dall’avvocata Rachele De Stefanis. Nei mesi scorsi la procura ha chiesto anche il rinvio a giudizio dei due medici del soccorso.

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