Genova, Michele Placido regista e interprete di Pirandello al Teatro Gustavo Modena
di Anna Li Vigni
"Trilogia di un visionario" è lo spettacolo che abbraccia tre delle opere più iconiche del grande drammaturgo italiano

Pirandello - Trilogia di un visionario in scena dal 04/02/2025 al 05/02/2025 alle 20.30 al Teatro Modena di Genova.
Il mondo di Pirandello - Michele Placido, sia come attore che come autore, si confronta con l’opera di Luigi Pirandello in un inedito viaggio attraverso le sue opere e la sua visione del mondo. Il risultato è Trilogia di un visionario, uno spettacolo che intreccia tre testi del premio Nobel siciliano, combinandoli in una drammaturgia originale che svela nuove sfumature delle inquietudini e delle tensioni pirandelliane. In questa “Trilogia”, Placido unisce testi molto diversi tra loro, non solo per la loro struttura, racconto, monologo e frammenti di epistolario ma anche per il periodo in cui sono stati scritti.
Le opere oggetto dello spettacolo - Il primo elemento della Trilogia è Le Lettere a Marta, selezionate tra le oltre cinquecento missive inviate da Pirandello all’attrice Marta Abba tra il 1925 e il 1936. Questi frammenti rivelano la delicatezza, l’incertezza e l’emotività di un Pirandello intimo e vulnerabile, che si esprime in una corrispondenza personalissima. A seguire L’uomo dal fiore in bocca, il celebre atto unico del 1923 che esplora il flusso di coscienza di un uomo di fronte alla morte, un atto di riflessione amara e poetica sul senso della vita. Infine, La carriola, una novella del 1917, offre un’illuminante radiografia delle contraddizioni della vita, mescolando emozioni contrastanti e una lucida follia che spinge a riflettere sui paradossi dell’esistenza.
Pirandello ieri e oggi - Per questo progetto, Michele Placido si affida alla giovane dramaturga Giulia Bartolini, allieva dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, che contribuisce a dare nuova forma alla visione pirandelliana. Il progetto, prodotto da Goldenart Production, è anche un’occasione per mettere in luce i talenti emergenti del teatro italiano. Giulia Bartolini scrive: «La domanda che Pirandello ci pone è ancora oggi attuale: che cos’è l’Io e da quale punto di vista l’essere umano si colloca per definire il proprio tempo e spazio. Nel rispetto dell’autore, sono i personaggi e le loro dinamiche a trasformare la scena, portando improvvisamente le grandi questioni pirandelliane nel nostro presente.»
Michele Placido nasce ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, come terzo di otto fratelli, tra cui gli attori Gerardo Amato e Donato Placido. Il padre Beniamino proviene da Rionero in Vulture, mentre la madre Maria Iazzetti è originaria di Ascoli Satriano. A 18 anni, dopo gli studi superiori, si trasferisce a Roma dove entra in Polizia e partecipa alla storica battaglia di Valle Giulia. La sua formazione teatrale lo porta a frequentare l’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” e a imporsi nel panorama cinematografico italiano degli anni ’70, con ruoli in film come Romanzo popolare (1974) di Mario Monicelli e Marcia trionfale (1976) di Marco Bellocchio. Nel 1984, il ruolo di Corrado Cattani nella celebre miniserie La Piovra lo consacra al grande pubblico. Negli anni successivi, Michele alterna il cinema con la televisione, partecipando a film e serie di successo, tra cui Tre fratelli (1981) di Francesco Rosi e Mery per sempre (1989) di Marco Risi. Oltre alla recitazione, si distingue anche come regista, con esordi nel 1990 con Pummarò e successivamente con pellicole come Romanzo criminale (2005) e Vallanzasca - Gli angeli del male (2010).
Nel teatro, debutta nel 1998 con Un’aria di famiglia e in seguito si cimenta con il Don Giovanni di Mozart e con l’interpretazione dell’Otello di Shakespeare. Placido ha anche diretto importanti film per la TV, come Il sequestro Soffiantini (2001) e Aldo Moro - Il presidente (2008), e ha ricevuto numerosi premi per la sua carriera, tra cui il Premio Federico Fellini 8½ e il Premio Culturale MuMi per la regia di I Fatti di Fontamara.
Dal 2021, è presidente del Teatro Comunale di Ferrara. Nel 2024, Michele Placido ha ricevuto il prestigioso Premio alla carriera al Nuovo Imaie, durante l’81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
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