Genova, manifestazione davanti il consiglio regionale: consegnate 20mila firme contro la chiusura dell’ospedale di unico di Taggia
di Carlotta Nicoletti
I cittadini protestano contro la chiusura del presidio sanitario e chiedono chiarezza sul futuro dell’ospedale unico di Taggia
Ventimila firme per dire no alla chiusura dell’ospedale di Imperia. Il comitato promotore le ha consegnate alle istituzioni, chiedendo che venga garantito il diritto alla salute e che non si punti su un nuovo ospedale senza certezze, risorse e personale.
La raccolta – La mobilitazione popolare ha raccolto 20mila firme per difendere l’ospedale di Imperia. I promotori hanno consegnato le sottoscrizioni nella giornata di lunedì, chiedendo alle autorità regionali di riconsiderare il progetto che prevede la progressiva dismissione del presidio esistente a favore dell’ospedale unico di Taggia.
I dubbi sul progetto – Il timore principale riguarda la realizzazione del nuovo ospedale unico, che secondo i manifestanti rischia di diventare “la solita cattedrale nel deserto”. L’accusa è chiara: “Non sarà un DEA di secondo livello, mancano i numeri per la popolazione e non ci sono abbastanza medici. Meglio far funzionare le strutture esistenti”.
Accessibilità – La posizione dell’ospedale di Imperia è ritenuta strategica anche per i numerosi comuni dell’entroterra. “In Liguria vivono moltissimi anziani che rischierebbero di rimanere completamente scoperti e isolati”, sottolineano i promotori.
La richiesta – Il comitato chiede un confronto trasparente con Regione Liguria e un piano sanitario che metta al centro il territorio. La priorità, affermano, deve essere “la cura dei cittadini e la piena funzionalità degli ospedali esistenti, prima di pensare a nuove strutture senza fondamenta solide”.
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