Genova, la giunta approva il progetto dell'asilo nido nell'ex caserma Gavoglio

di Sagal

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Ospiterà fino a 60 bambini. Piciocchi: "Istituirò una nuova Consulta permanente dei genitori"

Genova, la giunta approva il progetto dell'asilo nido nell'ex caserma Gavoglio

Approvato dalla giunta comunale, su proposta del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi, il progetto di fattibilità tecnico economica per i lavori di completamento dell'asilo nido nell'ex caserma Gavoglio nel quartiere del Lagaccio.

Investimento - "Con l'apertura del nido, che potrà ospitare 60 bambini, nello stesso immobile dell'asilo Birulò, già aperto da inizio anno, il quartiere avrà un polo scolastico 0-6 completamente nuovo, andando incontro alle richieste delle famiglie del quartiere in spazi funzionali e moderni" ha detto il vicesindaco Piciocchi. I lavori per il nuovo nido saranno finanziati dal Comune di Genova per un totale di 1,1 milioni di euro, che vanno a sommarsi a quelli già realizzati all'interno dell'ex Gavoglio per la realizzazione del nuovo polo scolastico, finanziati da 1,9 milioni di euro del Pnrr, del fondo strategico regionale per 800.000 euro e altre risorse interne all'ente di palazzo Tursi.

Nuova Consulta - "Come amministrazione - aggiunge Piciocchi - stiamo investendo sulla scuola, sulla dignità dell'insegnamento, sulle condizioni di lavoro e sulla qualità dei servizi alle famiglie. Una scelta per certi versi controcorrente: stiamo realizzando quattro nuovi asili perché vogliamo dare servizi e vogliamo essere vicini alle famiglie. Per questo è importante dialogare: ho deciso di istituire una nuova Consulta permanente dei genitori, un organismo attraverso cui le famiglie dei bambini dei nidi e delle suole dell'infanzia comunali possono partecipare alle scelte dell'amministrazione. Per noi è molto importante parlare con i genitori, spiegare cosa l'amministrazione sta facendo sulla scuola. La consulta sarà un istituto rappresentativo: presenteremo una proposta a tutti gli attori in campo e ne discuteremo in modo costruttivo in consiglio comunale perché le famiglie possano voce e un rapporto diretto con l'amministrazione. Se ci saranno altre proposte in tal senso le prenderemo in considerazione".