Genova: La Fondazione degli architetti festeggia dieci anni

Ieri sera, al Museo del Mare, è stato festeggiato il decimo anniversario della Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Genova, nata nel 2014 con l'obiettivo di curare la formazione professionale dei suoi iscritti e diffondere la cultura dell'architettura nella città. Nonostante un decennio segnato da sfide globali, la fondazione ha mantenuto una direzione chiara e netta, valorizzando la qualità dei progetti e cogliendo le opportunità offerte dai cambiamenti in corso.

Dal 2016, conflitti internazionali, flussi migratori e digitalizzazione hanno avuto un impatto significativo sull'architettura e sulle economie europee, tuttavia la fondazione è riuscita a incidere positivamente, supportando i professionisti e promuovendo un dialogo costruttivo sulle trasformazioni urbane.

A marzo, la fondazione ha eletto Simona Gabrielli come nuova presidente, segnando una svolta storica con la nomina della prima donna a capo dell'istituzione. Con l'inizio di un nuovo biennio, le intenzioni della fondazione sono quelle di continuare i programmi sviluppati negli anni precedenti, introducendo al contempo nuove iniziative incentrate sulla parola chiave "Margini", che ogni due anni viene meticolosamente scelta. Questo termine, scelto come filo conduttore delle attività, riflette la volontà di dialogare e trasmettere conoscenze in modo trasversale e inclusivo. L'obiettivo principale è quello di esplorare le cose al di là della prima impressione, con curiosità e un certo grado di sospetto.

La fondazione, inoltre, pone un'attenzione particolare all'architettura femminile e alla visione collettiva degli intenti. Con un consiglio parzialmente rinnovato, l'obiettivo è dare continuità alle iniziative già in corso e promuovere una collaborazione corale. Tra i progetti in evidenza, la valorizzazione delle ville dei Ronchi e di Poveromo, enclave della Versilia del nord, che rappresentano un esempio di come l'architettura possa coniugare tradizione e innovazione.

Il decimo anniversario della fondazione celebra quindi non solo il passato, ma anche un futuro di dialogo e crescita continua per l'architettura genovese.

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