Genova, la Festa della Liberazione all'Ansaldo Energia

di Redazione

1 min, 51 sec

Il sindaco Bucci: "Onoriamo quei lavoratori che aderendo alla lotta contro il Nazifascismo hanno dato un contributo essenziale alla Liberazione di Genova"

Genova, la Festa della Liberazione all'Ansaldo Energia

Oggi l’Anpi sezione “Ansaldo Energia” ha commemorato il 77° anniversario della Festa della Liberazione insieme ad operai, istituzioni, associazioni e scolaresche. La cerimonia anticipa le celebrazioni per il 25 Aprile.

Il tema di quest’anno, “Semi di Umanità”, nasce da un pensiero formulato da Giacomo Buranello nell’ottobre 1938: “Nessuno potrà mai arrestare la marcia dell’Umanitá. Vi saranno brevi fasi di decadenza, ma dopo ognuna il progresso proseguirà il suo cammino più rapido di prima. In questo io ho fede”

Dopo il consueto raduno all’esterno dello stabilimento e la deposizione di corone in ricordo dei caduti, la manifestazione è stata aperta dal presidente della sezione Anpi di Ansaldo Energia Gianfranco Furfaro e dai saluti di Federico Grondona della componente Rsu Ansaldo a cui sono seguiti quelli di Giuseppe Marino amministratore delegato della società.

Sul palco hanno poi preso la parola il sindaco di Genova e della Città Metropolitana Marco Bucci, l’assessore Ilaria Cavo in rappresentanza di Regione Liguria e il presidente di Anpi Genova Massimo Bisca.

Quest’ultimo ha accoratamente sottolineato i valori della Resistenza e ricordato gli 84 lavoratori “ansaldini” uccisi e quelli deportati che hanno sacrificato la loro vita in nome della libertà. Spazio anche alla figura e gli insegnamenti di Guido Rossa e all’importanza di continuare a difendere la democrazia e la Costituzione.

«A tre giorni dal 25 Aprile, 77° anniversario della Liberazione, siamo qui riuniti per onorare la memoria di tutti quei lavoratori che, aderendo alla durissima lotta contro il Nazifascismo, hanno dato un contributo essenziale alla Liberazione di Genova, della Liguria e dell’Italia - dichiara il sindaco di Genova, Marco Bucci -. Fatti che abbiamo il dovere di ricordare e trasmettere alle nuove generazioni. Se oggi viviamo in un’Italia che mette al primo posto le libertà individuali e collettive, è grazie al sacrificio di queste persone».

Ospiti d'onore della cerimonia sono stati il sindaco di Marzabotto Valentina Cuppi, l’artista Marco Rinaldi e il giornalista Paolo Berizzi.