Genova, l'ammiraglio Ranieri a capo della Capitaneria: "Obiettivo continuità"

di Simone Galdi

Le sue prime parole: "Massima attenzione per le grandi opere che servono il porto"

L'ammiraglio Antonio Ranieri è il nuovo direttore della Capitaneria del Porto di Genova, subentrando all'ammiraglio Piero Pellizzari, che ha concluso la sua lunga e importante carriera. Per il volto nuovo sotto la Lanterna una nomina di grande prestigio e responsabilità, con l'orizzonte di anni delicati per la grande quantità di obiettivi e opere da realizzare.

Una lunga lista - Le priorità del nuovo direttore saranno "i lavori che si stanno eseguendo richiedono un'attenzione massima. A partire dalla nuova diga che è già in corso, i lavori di ribaltamento a mare della Fincantieri, la strada che dovrà attraversare il porto per migliorare la viabilità portuale e cittadina, ma anche il waterfront. Insieme a quelli che sono gli sviluppi del piano regolatore che dovrà essere approvato, e che dovrà essere disegnare il porto di Genova del domani, pensando in modo importante e in relazione a tutti gli investimenti che si stanno svolgendo".

Proseguire il lavoro - Un altro aspetto cui tiene Ranieri è il compimento del lavoro fatto dal suo predecessore, da raggiungere attraverso strumenti e dinamiche ben conosciute. L'ammiraglio cerca "continuità rispetto a tutto quello che questa città di mare merita, nello shipping internazionale, con una maggiore efficacia dei servizi e un miglioramento di tutte quelle che sono le situazioni di sicurezza, in modo da garantire allo shipping le migliori condizioni per continuare a poter essere presente a Genova e investire su questo porto".

Traghettopoli - Sul caso giudiziario emerso con forza di recente, che coinvolgerebbe anche alcuni ufficiali della Capitaneria, Ranieri ha le idee chiare e parla di "responsabilità individuali", sottolineando che "il corpo sta lavorando sin dal 2018-19 a queste attività, secondo le indicazioni della Procura della Repubblica, a fianco della magistratura. E continuerà a farlo per lo sviluppo di questa battaglia".

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