Genova inclusiva, confronto senza barriere tra i candidati sindaco e la città che chiede ascolto

di Emilie Lara Mougenot

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Cittadini e comitati protagonisti con domande anonime in sala: confermati Salis, Piciocchi, Gualco, Marras, Ronzitti. Crucioli e Toscano in forse

Genova inclusiva, confronto senza barriere tra i candidati sindaco e la città che chiede ascolto

Sabato 3 maggio, alle ore 17, la Sala CAP di via Albertazzi ospiterà un confronto pubblico tra i candidati sindaco di Genova e i cittadini. Un evento senza copioni, in cui saranno le domande della città reale – dai disabili ai tifosi, dai comitati ai residenti – a guidare il dibattito.

Il formato – L’incontro, promosso da Genova Inclusiva, rompe con i tradizionali schemi elettorali. Dopo tre domande iniziali poste dagli organizzatori, saranno i cittadini in sala a condurre il confronto. Le domande, raccolte in forma anonima all’ingresso, verranno estratte a sorte durante l’evento: chi viene chiamato a rispondere dovrà farlo direttamente, senza intermediari. 

I temi – Le prime tre domande, formulate dagli organizzatori, riguarderanno il tema delle disabilità, le malattie rare, l’oncologia pediatrica e i disturbi alimentari, con uno sguardo che va dall’infanzia fino alla terza età. Le successive verranno poste da comitati, associazioni e singoli cittadini: una platea ampia e variegata, che preannuncia un confronto ricco di spunti e sensibilità differenti.

I presenti – All’incontro parteciperanno due dei principali candidati alla carica di sindaco: Silvia Salis e Pietro Piciocchi, di cui il confronto è tanto atteso, hanno confermato la loro presenza anche Raffaella Gualco, Cinzia Ronzitti e Antonella Marras. Al contrario, non è ancora garantita la partecipazione di Mattia Crucioli e Francesco Toscano.  In sala saranno rappresentate numerose realtà cittadine: insegnanti di sostegno, medici, associazioni per la disabilità, oppositori al progetto SkyMetro, residenti contrari ai depositi chimici a Sampierdarena e Multedo, tifosi di Genoa e Sampdoria (per la questione stadio), operatori del Banco Alimentare, membri della Comunità di Sant’Egidio, rappresentanti della comunità ecuadoriana, lavoratori Ansaldo Energia, delegati della Culmv e cittadini della zona di Trasta.  Viste le adesioni, il ventaglio dei temi si preannuncia ampio e articolato.

L'apello – In vista dell’incontro, gli organizzatori hanno diffuso una lettera aperta rivolta ai candidati. Il testo sottolinea come i numeri forniti da fonti autorevoli (Istat, Openpolis, GIMBE) parlino di un peggioramento della qualità della vita a Genova: più incidenti, povertà in aumento, sanità in affanno e scuole da ristrutturare. “Ci sono numeri. Freddi, spietati, oggettivi. E poi ci sono le persone. Invisibili dietro quei numeri. Ma reali. Sofferenti.” La richiesta ai candidati è chiara: “Non slogan, ma ascolto. Non promesse, ma impegno”. Il confronto vuole essere un’occasione per mettere da parte la retorica e misurare la politica su ciò che davvero conta per chi abita la città, a partire dalle famiglie con bambini disabili, anziani soli, malati e lavoratori in difficoltà.

L’obiettivo – Restituire fiducia e centralità alla cittadinanza attiva, facendo emergere le domande spesso "ignorate" nelle campagne elettorali. “Non un comizio, non una convention, ma un confronto reale”, affermano gli organizzatori, convinti che la partecipazione diretta sia oggi lo strumento più efficace per riavvicinare politica e cittadini.

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