Genova: in arrivo Ocean Viking con 85 migranti, un terzo sono minorenni
di E.L.M
Tra i soccorsi tre neonati e tre donne incinte. La nave Ong affronterà un viaggio di quattro giorni. Corso (Lega): "Ricollocazione altrove, qui spazi saturi"
Salvataggio in mare - La nave Ocean Viking, gestita dalla Ong Sos Mediterranee, ha soccorso 85 migranti in difficoltà ieri sera nella regione di ricerca e soccorso libica. Tra loro ci sono tre neonati, tre donne incinte e numerosi minori: un terzo delle persone a bordo ha meno di 18 anni.
Un gommone in pericolo - “Il gommone era sovraccarico, con l’acqua che entrava all’interno ed era sul punto di spezzarsi a causa del peso”, ha spiegato l’organizzazione. L’operazione si è svolta in condizioni critiche, evitando una potenziale tragedia.
Destinazione Genova - Le autorità italiane hanno assegnato Genova come porto di sbarco, costringendo la Ocean Viking a intraprendere un viaggio di quattro giorni, lontano dalla zona di operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale.
Critiche della Ong - Sos Mediterranee denuncia le conseguenze della politica dei porti lontani, sottolineando che “dal 2022 abbiamo perso 171 giorni per navigare verso porti distanti, giorni in cui avremmo potuto salvare vite”. La Ong accusa questa prassi di mettere ulteriormente a rischio i migranti e di violare il diritto marittimo internazionale, che prevede l’assegnazione del porto sicuro più vicino.
Un’emergenza senza fine - Il Mediterraneo centrale rimane una delle rotte migratorie più pericolose al mondo, con migliaia di persone che ogni anno tentano la traversata in condizioni disperate.
Il commento di Francesca Corso (Lega) - Commenta Francesca Corso, segretario provinciale della Lega e assessore comunale di Genova: “Un altro sbarco di migranti previsto per venerdì prossimo a Genova, ma le nostre strutture di accoglienza sono sature. Auspico quindi che le 85 persone (in gran parte giovani uomini) raccolte in mare al largo della Libia dalla nave Ong Ocean Viking, battente bandiera norvegese, non si fermino qui e vengano subito ricollocate altrove. Genova è una città generosa e fin qui ha fatto la sua parte. Però abbiamo raggiunto il limite e non possiamo sacrificare altri spazi sociali. In ogni caso, è necessario bloccare gli sbarchi, che significa anche salvare vite, e combattere il ‘business’ del traffico di essere umani che ruota intorno all’immigrazione incontrollata”.
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