Genova, il Consiglio comunale ha approvato una manovra da 80 milioni per riequilibrare il bilancio post covid

di Antonella Ginocchio

Il vicesindaco Piciocchi a Telenord : “L’operazione ci consente di dare continuità ai servizi”

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Oggi il Consiglio comunale di Genova ha approvato la manovra da 80 milioni di euro, varata dalla giunta, per riequlibrare il bilancio post covid.

L’emergenza ha fatto aumentare le spese e diminuire le entrate”, ha spiegato il vicesindaco di Genova e assessore al bilancio, Pietro Piciocchi, negli studi di Telenord. “La manovra ci ha consentito di riequilibrare il bilancio, sconquassato dall’emergenza; quello di oggi è stato un passaggio fondamentale, che ci consente di dare continuità ai servizi, tra gli altri quelli sociali ed educativi “, ha ribadito Pi ciocchi, spiegando che la manovra è stata approvata con due mesi di anticipo rispetto ai tempi prefissati dal governo.

Le minori entrate, come ha avuto modo di spiegare il vicesindaco, ammontano a circa 45 milioni di euro, derivanti dalla riduzione del gettito di Tari e Imu, di diverse tariffe e di canoni di locazione. Le maggiori spese, invece, sono circa 35 milioni e sono legate alla gestione dell’emergenza.

Per ristabilire l’equilibrio il Comune ha potuto contare, tra l’altro, su circa 54 milioni stanziati dal governo e per il resto su fondi ed economie proprie, tra i quali circa 11 milioni derivanti da avanzo di bilancio.

Il Comune, mettendo mano al portafoglio e intervenendo in aiuto ad Amiu, come ha evidenziato Piciocchi, è riuscito a scongiurare l’aumento della Tari, che avrebbe potuto sfiorare il 18 per cento.

L’Ente ha accantonato un fondo di circa 16 milioni per “mettere in sicurezza” le diverse società partecipate.