Genova, venerdì 26 maggio alle 21 la presentazione dell'Associazione Giacomo Fantoni
di Maurizio Michieli
Iniziativa trasversale per portare avanti le idee e l'impegno di "Bek", morto in un incidente in Sopraelevata nel 2021
Venerdì 26 maggio, alle ore 21, presso la Sala Chiamata del porto di Genova, sarà presentata l'Associazione Giacomo Fantoni, in memoria di "Bek", come era soprannominato, il leade degli Ultras della Sampdoria morto nel dicembre del 2021 in un incidente sulla Sopraelevata, dove stava viaggiando a bordo del suo scooter. Ma l'iniziativa è trasversale, come hanno tenuto a sottolineare i promotori (https://www.associazionegiacomofantoni.com/26052023-inaugurazione).
Ecco il comunicato:
L’Associazione Giacomo Fantoni nasce in memoria di un amico, un compagno di vita, un figlio. E nell’immenso dolore che tutti noi proviamo, nel vuoto incolmabile lasciato al nostro fianco, c’è la consapevolezza di aver perso qualcuno che era presente per davvero e la percezione dell’assenza di una personalità coinvolgente e carismatica. Quello che vogliamo che di lui sia tramandato sono il carattere, gli ideali e l’impegno. Giacomo era una persona sulla quale potevi contare, perché nel momento in cui ti cedevano le gambe lui restava in piedi al tuo fianco e ti tendeva la mano. Era una persona che non si accontentava di stare a guardare, lui voleva partecipare e se rimboccarsi le maniche e sporcarsi le mani voleva dire contribuire o fare la differenza, lui marcava presente, senza nessuna esitazione e trascinando tutti noi al suo seguito, qualunque fosse la meta.
Nasce così l’Associazione Giacomo Fantoni, con l’intento di essere presenti, di contribuire e di provare a fare la differenza. Sul territorio, qualora eventi ambientali e sociali richiedano partecipazione e solidarietà, e nella vita delle persone che ne avranno bisogno, attraverso il nostro impegno nei confronti della comunità. Vogliamo tramandare il suo ricordo e onorare la sua memoria vivendo così come lui avrebbe continuato a vivere: partecipando.
Giacomo credeva nella socialità e nell’aggregazione. Non era uno da vetrine social, piuttosto un esempio di concretezza in tutto quello che portava avanti. Libero dagli schemi sociali, dai pregiudizi e dalla politica. Per molti ha rappresentato un punto di riferimento, una sorta di collante tra generazioni, con il suo modo di esprimersi senza filtri e senza perdersi in inutili giri di parole. Ci ha spesso spinti e motivati a mettere da parte le ideologie personali per portare avanti un pensiero comune fatto anche di solidarietà. La sua predisposizione a coinvolgere le persone e far seguire i fatti alle parole, lo hanno reso un esempio da seguire per molti. Dopo aver portato a termine insieme un progetto comune, costato impegno, sudore e sacrificio, si leggeva nei suoi occhi la soddisfazione che arrivava per aver fatto, ancora una volta, qualcosa di concreto per quei valori in cui credeva.
Era sempre dalla parte di chi rimaneva indietro, pensando non solo alla cerchia dei suoi amici più stretti ma anche alla sua città ed alla comunità di cui si sentiva parte. Era una presenza tangibile e costante nella vita di molte persone, sempre disponibile ad ascoltare, dedito a sdrammatizzare e impegnato per trovare soluzioni concrete. La sua eredità è rappresentata dalle tante attestazioni di stima, gratitudine e rispetto che abbiamo ricevuto dalla sua scomparsa e vuole trovare concretezza negli obiettivi e nelle azioni che questa Associazione si prefigge di portare avanti, in suo nome ed in sua futura memoria.
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